Toys R Us è in fallimento e ci sono indiscrezioni dettagliate sui debiti della società che includono ben 32 milioni di dollari dovuti a LEGO Group.
Oltre 100.000 creditori che hanno rifornito i magazzini di Toys R Us sono in attesa di essere pagati, rimandendo coinvolti nel deposito fallimentare del gigante al dettaglio. In totale la catena del giocattolo è indebitata per 7,5 miliardi di dollari; di questi, 32 milioni di dollari sono dovuti a LEGO Group.
Anche altri fornitori di giocattoli sono coinvolti, come riportato dal Chicago Tribune:
Toys R Us deve 14,06 milioni di dollari a Jakks, che l’anno scorso ha segnato un utile di 1,2 milioni di dollari. Questo fornitore di giocattoli della California è uno dei più di 100.000 creditori colpiti dalla bancarotta della catena di giocattoli, in prossimità della stagione festiva molto importante per le vendite. In totale, Toys R Us deve un valore di 7,5 miliardi di dollari a un gruppo che include praticamente tutti i principali produttori del paese: Mattel (136 milioni), Hasbro (59 milioni), Spin Master (33 milioni), Lego (32 milioni), Radio Flyer (12 milioni), Crayola (2,6 milioni)
Il gruppo LEGO ha rilasciato un breve commento al quotidiano:
Un portavoce di Lego, che sta affrontando il problema finanziario, ha dichiarato che la società è “profondamente impegnata nel dialogo” con Toys R Us, in quanto le aziende cercano di capire cosa sta succedendo. Alcuni dicono di essersi rivolti ad avvocati fallimentari e consulenti finanziari per sistemare le spedizioni – e i pagamenti – relativi alle forniture per le vacanze. VTech, produttore di giocattoli elettronici e tablet, afferma di prevedere che le vendite durante le vacanze di Toys R Us “diminuiscano”. Nel frattempo, un gruppo di aziende più piccole dice di aver già tagliato i legami con la più grande catena di giocattoli del mondo
Il futuro di Toys R dipende in gran parte dalla buona volontà dei fornitori, e se essi considerano o meno la sopravvivenza del rivenditore di giocattoli vitale per il proprio futuro.
Gli esperti di fallimento hanno detto che il futuro della società dipenderà in gran parte dal fatto che possa persuadere i suoi fornitori a rispettare le spedizioni dei prodotti, in particolare, in vista della stagione natalizia, che rappresenta circa il 40% delle vendite annuali della società.
“Se non si riescono a dissipare i timori del fallimento dei fornitori e dei consumatori, le vendite delle prossime vacanze potrebbero essere disastrose e provocare, come minimo, la chiusura del deposito o adirittura una liquidazione completa” ha detto Tom Arnold, un professore di finanza all’University of Richmond Robins School of Business.
Il futuro della catena di vendita di giocattoli più vecchia degli Usa è appesa al filo della stagione di vendita natalizia, il risultato sfortunatamente non sarà chiaro per parecchi mesi ancora. L’impatto che Toys R avrà se non riuscirà a sopravvivere coinvolgerà tutta l’industria del giocattolo, e potrebbe mettere in dubbio il futuro dei piccoli fornitori.