Quanti di voi si sono cimentati almeno una volta nel fotografare qualche set o minifigura tratti della propria collezione LEGO?
Io, personalmente, ho più volte sperimentato l’arte della fotografia per le mie recensioni e ho imparato a mie spese che è un’arte davvero complessa e articolata.
Il fotografo finlandese Vesa Lehtimäki, conosciuto anche come Avanaut, raccoglie questa sfida nel suo libro Star Wars: Small Scenes From A Big Galaxy. In quest’opera troviamo il meglio della sua produzione fotografica dedicata a LEGO Star Wars che cattura scene, volti e veicoli con uno stile assolutamente originale e realistico: non di rado infatti si è servito di scenari reali in cui ha immerso gli elementi LEGO ottenendo effetti davvero suggestivi.
Vesa ha inoltre inserito nella parte finale del libro una sezione “dietro le quinte” dove mostra tecniche e bozze che hanno dato vita alle sue creazioni; c’è anche da imparare, quindi.
Con il nuovo capitolo della saga di Star Wars alle porte (Il Risveglio della Forza), questa lettura sembra essere un modo perfetto per ingannare l’attesa.
Prima di partire con la recensione vediamo qualche dato tecnico.
- Titolo: LEGO Star Wars Small Scenes From A Big Galaxy
- Editore: DK
- Autore: Vesa Lehtimaki
- Pagine: 176
- Dimensioni: 253 x 299mm
- Età: Da 12 Anni
- Lingua: Inglese
- ISBN: 9780241206676
- Data di pubblicazione: 2 Novembre 2015
- Prezzo: $24.99 / £16.99 / €22,00 (circa)
- Link su Amazon: LEGO Star Wars Small Scenes From A Big Galaxy
Il volume
Come stiamo stati (ben) abituati dalle altre produzioni DK, LEGO Star Wars Small Scenes From A Big Galaxy presenta una solida rilegatura ed una copertina rigida di ottima fattura.
Le stampe, importantissime in un libro come questo basato quasi esclusivamente sulle foto, sono ottime e occupano generosamente le pagine, quasi sempre in coppia. A volte purtroppo capita di perdere qualche dettaglio a causa della rilegatura, che nell’intersezione tra le due pagine si “mangia” qualche millimetro di foto, ma è un problema difficilmente risolvibile considerando il formato.
Contenuti
Il libro si apre con un introduzione a dedicata a The LEGO Group e una descrizione dell’autore Vesa Lehtimäki. Dopodichè si entra nel cuore dell’opera, divisa in tre scenari ben noti agli appassionati della trilogia originale di Star Wars: Tatooine, Hoth e Endor.
Tatooine
Iniziando con il pianeta desertico di Tatooine, veniamo subito condotti nella cantina di Mos Esley, dopo aver affrontato un rovinoso atterraggio nelle sabbie del deserto.
Gli scenari sono prevalentemente al chiuso, con toni scurissimi e un attento uso delle ombre. I protagonisti in questa sezioni sono i droidi R2-D2 e C-3PO, Jabba, Chewbacca e Boba Feet.
In tema con i toni tetri trovano inoltre spazio tenebrosi scatti del Rancor, alle prese con alcuni malcapitati Trooper.
Uno dei miei scatti preferiti è quello in cui vediamo un Sand Scout a bordo di uno Sand Speeder: guardate l’effetto di movimento causato dalla sabbia alle spalle del veicolo!
Parlando di Tattoine non poteva mancare il Sandcrawler in tutta la sua magnificenza, catturato in uno scatto notturno che ne accentua l’imponenza.
Secondo la mia opinione in questo capitolo Vesa compie un ottimo lavoro, ma esagera con i toni scuri: non di rado vedrete soltanto una pagina completamente nera con due occhi o na parte di testa che spuntano dal buio. In questi casi non si può parlare di ombre, ma di buio quasi completo, forse esagerato. Ad ogni modo, un lavoro straordinario.
Hoth
Il mondo ghiacciato di Hoth, che ospita la base dei ribelli, accende un po’ i toni scuri che ci hanno accompagnato a Tatooine e ci abbaglia con la bianca neve che ricopre la superficie del pianeta.
La rappresentazione della neve e delle tempeste è molto suggestiva, e avrete modo di scoprire come Vesa ottiene questi effetti nell’ultimo capitolo.
Qui troviamo, oltre ai droidi R2-D2 e C-3P0, una moltitudine di ribelli a bordo di Snowspeeders, Snow Troopers e di nuovo Chewbecca. Uno stupendo scatto di un TIE vi da lidea di cosa Vesa sia riuscito a fare con la sua macchina fotografica.
In questa sezione traspare il tono ironico con cui l’autore farcisce i suoi scatti, non di rado spassosi: come definireste altrimenti una battaglia di palle di neve tra Snow Troopers e ribelli?
Il ruolo di mostro cattivo in questo capitolo è interpetato dal Wampa anche se, tutto sommato, non sembra essere poi così cattivo…
Se il pezzo forte di Tatooine era il Sandcrawler, sul pianeta ghiacciato di Hoth non poteva che essere l’AT-AT.
Per farvi capire quanto l’ironia pervada questo libro, non devo fare altro che mostrarvi questa foto:
Ho gradito il capitolo su Hoth più di quanto abbia gradito Tatooine: l’ho trovato di fresco, divertente e originale. Ma non avevo ancora visto Endor…
Endor
Endor ci regala scenari ricchi di vegetazione ed è un grande spunto per scatti vivaci e colorati. Vesa lo sa bene e da il meglio di se scattando gli elementi LEGO immersi in veri componenti naturali, ottenendo un effetto che personalmente ho adorato. Scout, Ewoks e ribelli prendono vita tra gli alberi di Endor in un’alchimia che è una gioia per gli occhi.
Vesa si sbizzarisce con i colori come dimostra questa foto straordinaria, impreziosita dal contrasto dei colori caldi dei fuochi e il freddo blu della notte.
Il capitolo su Endor è il più piccolo ed è un vero peccato, soprattutto perchè alcuni degli scatti soffrono del difetto che avevo riscontrato in Tatooine: foto completamente nere da cui spuntano pochi millimetri di immagine. Davvero uno scenario non sfruttato a dovere… ma quello che c’è riempie egregiamente il vuoto.
Anche qui troviamo diversi camminatori immersi nella natura, meccanici e non…
Promuovo il capitolo su Endor, ma avrei preferito che fosse stato approdondito meglio visto cosa ci ha saputo regalare l’autore con gli scatti che ha deciso di includere.
Dietro le quinte
L’ultimo capitolo è davvero una chicca: Vesa racconta i retroscena del suo lavoro, mostrando le bozze che hanno dato vita ai suoi scatti e tecniche che gli hanno permesso di riprodurre effetti realistici come bufere di neve o personaggi immortalati a mezz’aria.
Questa sezione ingolosirà tutti quelli che vogliono cimentarsi nell’arte della fotografia dei LEGO, ma anche dei più esperti. Qui c’è davvero da imparare.
Conclusione
LEGO Star Wars Small Scenes From A Big Galaxy è una ventata di aria fresca nella produzione dei libri dedicati al mondo LEGO, un po’ fuori dai soliti schemi e dedicato finalmente ad un pubblico più AFOL del solito.
Vesa Lehtimaki celebra la sua passione in grande stile, offrendoci la sua visione di un’arte che regala emozioni in un modo a volte inaspettato. Forse un po’ troppo orientato ai toni scuri, dimostra però di saperci fare anche con scatti luminosi e orientati al colore, creando meravigliosi contrasti che deliziano gli occhi. Inoltre lo fa con ironia, che non guasta mai.
Se state cercando spunti per nuove tecniche di costruzione o per creare nuovi modelli LEGO, cercate altrove: libri come LEGO – Infiniti Mondi da Costruire centrano perfettamente l’obiettivo.
Se invece puntate ad un opera dallo stampo più artistico, non esitate: sia che siate appassionati di Star Wars, di fotografia o in generale di LEGO non dovreste lasciarvelo scappare.