Traduzione autorizzata dell’articolo originale di Huw.
Introduzione
Innanzitutto ci tengo a precisare che non sono un fan delle ultime serie di Doctor Who.
Jon Pertwee e Tom Baker, il terzo e il quarto dottore, sono stati i “miei” dottori e mentre guardavo le serie di Christopher Eccleston e David Tennant, ho riscontrato una crescente mancanza di plausibilità delle trame e il fatto che, nonostante la possibilità di viaggiare nello spazio e nel tempo, si svolgevano sempre sulla terra ai nostri tempi, ridicolo.
Tuttavia, quando il progetto Ideas di Andrew Clark ha ottenuto luce verde nel Febbraio di quest’anno non vedevo l’ora di vedere quando LEGO lo avrebbe pubblicato. Quindi, vediamo se è valsa la pena aspettare…
Scatola e istruzioni
Come tutti i set Ideas, è contenuto in una scatola robusta che può essere aperta senza essere distrutta.
Avevamo già visto le immagini del fronte della scatola, ma vale comunque la pena di dare un’altra occhiata. Vediamo il 12° Dottore, Peter Capaldi, cacciavite sonico alla mano, e Clara Oswald ansiosa di tornare all’interno della macchina del tempo, forse perchè inseguita dai due Daleks. Le altre due minifigure, l’11° Dottore, Matt Smith, e l’Angelo Piangente, sono mostrati in un riquadro a parte.
Il retro mostra la coppia che aziona alcuni controlli e il modo in cui l’interno del Tardis si collega all’esterno.
Le istruzioni di 127 pagine perfettamente rilegate mostrano la stessa immagine del fronte della scatola e contegono sulla copertina informazioni riguardo la serie e i personaggi, mentre sul retro riguardo Andrew Clark e i progettisti LEGO che hanno lavorato al set, Samuel Johnson e Adam Corbally.
Qui viene rivelato un fatto molto interessante: lo zio di Samuel Johnson era Paul McGann, l’8° Dottore, che apparve in un film girato nel 1996 che fu un tentativo (fallito) di rilanciare la serie in seguito alla cancellazione nel 1989. Non sorprende che abbia voluto lavorare a questo set!
Contenuto
Aprendo il box scopriamo che è ricco di buste e ovviamente, delle istruzioni.
All’interno, sei sacchetti non numerati di ben di dio ABS (n.d.t il materiale plastico di cui sono fatti i mattoncini LEGO).
Pezzi
Che collezione di pezzi! Se siete fan del blu scuro, ne troverete un sacco, compresi molti pezzi non disponibili in quel colore prima d’ora: cornici di finestre 1x2x2, piastre a cerniera 1×4/2×2 e piastre tonde 1×1 per citarne alcuni.
La buona notizia è che non ci sono adesivi! Tutti i pezzi stampati, a parte le teste dei Daleks, sono mostrati qui sotto.
Altri pezzi degni di nota sono dei nuovi (per me) pezzi trasparenti che vanno sulla testa di una minifigura fornendo due bottoni sul retro, il cacciavite sonico e una coppia di nuove “piastre trasparenti tonde 1×1 con sporgenza”.
Minifigure
Da sinistra a destra: l’11° Dottore (Matt Smith), Clara Oswald, il 12° Dottore (Peter Capaldi).
Un’occhiata ai primi due: il Dottore in cravattino e vestito a scacchi marrone, Clara in gonna scozzese, camicia bianca e cardigan. Tuttavia, non sono molto convinto da Peter Capaldi. Mi hanno detto che di solito indossa un abito nero o un cappotto, anche se in questa immagine lo vediamo in cappotto color cremisi, il quale, se è quello che LEGO voleva replicare, non assomiglia al viola utilizzato per la minifigura. Forse un rosso scuro sarebbe stato più adatto?
Tutti e tre hanno le schiene stampate e Clara ha delle gambe bi-colore. Per qualche motivo il 12° Dottore non ha un’espressione alternativa.
L’angelo piangente è fantastico, ed è quello che utilizza la staffa per il collo trasparente, per fissare le ali. Qui sembra piuttosto sereno…
…ma girate la testa per svelare quella che è probabilmente la minifigura più paurosa che io abbia mai visto!
Mi è stato detto dal fidanzato di mia figlia Alice (un fan di Doctor Who) che l’inclusione di un angelo piangente in questo set è un po’ strana in quanto questi angeli sono associati maggiormente all’era Amy (l’assistente del Dottore precedente a Clara).
Daleks
L’interno del Tardis è da costruire prima dei Daleks, ma prima darò un’occhiata a loro.
Ne sono inclusi due, identici nell’aspetto e colore, dark tan e oro. Penso che Samuel abbia fatto un buon lavoro catturando il loro aspetto caratteristico.
I dischi 2×2 usati per la cima delle teste sono stampati. Qui potete vedere dove viene usata la “piastra trasparente tonda 1×1 con sporgenza”: per l’occhio.
Il fidanzato di Alice si chiedeva il motivo per cui sono dark tan e non uno dei colori più vivaci introdotti di recente, che è una buona domanda vista questa pagina dello schema colori del Dalek, uno dei quali corrispondente a questo colore apparso la prima volta nel 2005 e apparentemente abbandonato nel 2010 quando Matt Smith prese il posto di David Tennant.
E’ interessante notare che il design è totalmente differente da quello usato nel pack di LEGO Dimensions.
Costruzione dell’Interno
Ecco come viene messo insieme l’interno:
Non sono esperto, ma sembra una buona rappresentazione dell’interno del Tardis così come appare nella serie 7 e serie 8, con pannelli di controllo esagonali attorno ad una colonna centrale con il rotore temporale in cima.
Costruzione dell’Esterno
Non c’è molto da dire riguardo la costruzione dell’esterno del Tardis, semplice quanto impilare le cornici delle finestre 1x2x2 e agganciare i loro inserti. E’ necessario un po’ di lavoro SNOT per attaccare le piastre 1×8 agli angoli.
Per permettere l’apertura dei lati, i cartelli “Police Box” in cima sono agganciati a cerniere in modo da poter essere ruotati di 90 gradi verso l’alto…
…permettendo così di aprire la parte posteriore. Da notare il pannello della porta bianca stampato con il retro della porta anteriore. Non sono sicuro sia accurato, ma ad ogni modo è molto bello. Il livello di dettaglio aggiunto dalle parti ruotabili è impressionante.
Quando ho visto la scritta “Police Box” in cima al Tardis qualche giorno fa mi sono chiesto perchè mai fosse lì. Ora è ovvio!
All’interno è possibile posizionare un Dottore.
L’esterno è unito all’interno tramite un’asse Technic.
Il Modello Completo
Ecco qui il modello completo…
Verdetto
Semplicemente, è fantastico. In ogni suo aspetto. Forse il cappotto del 12° Dottore non è della giusta tonalità, ma posso conviverci. Cattura efficacemente il concetto “più grande all’interno” della macchina del tempo e entrambi i modelli, interno ed esterno, sono superbi. In più, i Daleks sono adorabili 🙂
Quelli di voi che vedendo un set pensano a ‘confezione di pezzi’ invece che a ‘modello eccezionale’, saranno soddisfatti grazie alla quantita di parti nuove in blu scuro e ad una manciata di utili pezzi dark tan.
E’ tutto quello che si può desiderare dal primo set ispirato a Doctor Who, sperando che ne arrivino presto degli altri.