Un po’ di storia
LEGO decide di effettuare una nuova edizione della ben nota serie di astronavi di classe Actis (Eta-2), meglio conosciute come Jedi Interceptor o Jedi Starfighter. In particolare, ci troviamo di fronte alla riedizione del veicolo presente nel set 7256 – Jedi Starfighter and Vulture Droid del 2005. Prima di proseguire, riportiamo l’elenco completo dei set che contengono le navi Eta-2:
Il veicolo presente nel set Anakin’s Jedi Interceptor del 2012 è forse la migliore incarnazione della serie Eta-2: ispirato alla parte finale dell’Episodio III – La vendetta dei Sith, mostra un Anakin ormai corrotto dal Lato Oscuro della Forza che duella con Obi-Wan Kenobi. Tale set, però, oltre ad essere più costoso, è anche più difficile da trovare essendo già stato ritirato dalla produzione.
Il set oggetto di questa recensione, invece, è ispirato alla scena di apertura dell’Episodio III, con Anakin ancora votato al bene. Scopriamo insieme se questa riedizione è riuscita a convincerci.
Scatola e istruzioni
La scatola riporta la nuova cornice 2014 di Star Wars Episodio III, vista anche in 75040 – General Grievous’ Wheel Bike, con colori caldi e decisamente piacevole alla vista: il logo è arancione su uno sfondo blu scuro, con Darth Fener che spunta minaccioso da un angolo armato di lightsaber. Le immagini delle minifigure presenti sul lato riportano la dicitura new, confermando il fatto che si tratta di minifigure nuove o comunque aggiornate. L’immagine principale evidenzia l’alloggiamento di R2-D2 sull’ala sinistra, caratteristica che ritroviamo con piacere dopo essere stata introdotta nel set 9494. L’immagine sul retro mostra i nuovi spring shooter, onnipresenti nei set dedicati tema Episodio III, come in 75043 – AT-AP.
I pezzi sono contenute tre buste (se vogliamo un po’ sovradimensionate per l’effettivo numero di pezzi). Troviamo inoltre il foglio con gli adesivi, che seppur non molto amati, in questa edizione abiamo riscontrato essere pochi e comunque sensati.
Le istruzioni ci hanno ricordato molto quelle di 75040 – General Grievous’ Wheel Bike, non imbustate ma comunque ben conservate e di chiara comprensione. La costruzione segue il numero dei sacchetti e nelle ultime pagine ritroviamo un promemoria delle minifigure e dei set che compongono il sotto-tema di Episodio III.
Minifigure
Come già accennato, le minifigure sono ispirate alla scena iniziale di Episodio III: troviamo Anakin Skywalker e RD-D2, nuove edizioni di quelle già trovate in set precedenti.
Anakin è praticamente lo stesso del set 9494, ma con una testa differente: troviamo due volti, con espressione arrabbiata e sorridente, entrambe dotate di comunicatore. Questa scelta ci fa storcere un po’ il naso perchè avremmo preferito una versione del volto senza comunicatore per avere più varietà, visto che tale difetto era presente anche nel set 9494. Anakin è dotato di una spada laser blu.
R2-D2 raggiunge, con questa, la quarta revisione e non possiamo che rimanere soddisfatti del grado di qualità raggiunto: è sicuramente il migliore rilasciato finora. La stampa è più nitida e finalmente si è scelto un argento lucido per la testa, abbandonando i vecchi grigi sbiaditi; il contrasto inoltre con un blu più scuro è molto più accattivante dei vecchio celeste/azzurro. Anche il torso è migliore, con un’ottima stampa più dettagliata e con una resa migliore anche se osservata a distanza.
Pezzi
Il set contiene 223 pezzi. Viene venduto in europa al prezzo di listino di €29,90 e considerando la regola generale LEGO di circa 10 centesimi al pezzo, ci troviamo ad un rapporto leggermente più alto rispetto a 75040 – General Grievous’ Wheel Bike, della stessa fascia. Considerando al momento della recensione non è difficile trovarlo ad un prezzo di €25/€26, possiamo comunque ritenerlo accettabile.
Ecco i pezzi caratteristici di questo set:
- Missili 6062599 e sparamissili a molla 6048898 1×4, presenti anche nel set 75043 – AT-AP
- Calotta della cabina di pilotaggio stampata 6063484
- Disco frontale della cabina di pilotaggio stampato 4252631
- Mattoncino rotondo 1×1 decorato con lo stemma della Repubblica 6057886
- Quattro pannelli gialli lisci a 5 lati orientabili 6056676, montati alle estremità delle ali
I pezzi di ricambio includono un missile aggiuntivo, ben tre impugnature per spade laser di cui una argentata, due piastrine lisce 1×1 grigie, alcuni agganci Techinc, un (graditissimo) mattoncino 1×1 con stemma della repubblica aggiuntivo e tre mattoncini 1×1 ottonati.
Assemblaggio
La costruzione è piuttosto divertente grazie all’elaborata progettazione delle ali, composte da diverse sezioni più piccole assemblate tra loro tramite delle barre 1x. Tale caratteristica dona al veicolo un aspetto robusto e realistico. Questa nuova versione del Jedi Interceptor include l’alloggiamento per R2-D2 sull’ala sinistra, introdotta dal set 9494, che auspicabilmente verrà mantenuta nelle future riedizioni dell’interceptor: oltre a rappresentare egregiamente il modello reale, questa particolarità introduce inoltre una differenza tra le due ali, rompendo la potenziale monotonia di costruire la stessa parte due volte.
La busta 1 contiene i pezzi per costruire l’abitacolo e la minifigura di Anakin. Il quadro comandi è decorato tramite un ottimo adesivo con effetto “3d” che contiene sia le tastiere che le due cloche. L’alloggiamento 4×4 è studiato per ospitare una minifigura classica e alle spalle sono posizionati due agganci per la spada laser. Da notare che per poter chiudere l’abitacolo è necessario agganciare separatamente l’impugnatura dalla lama; ci chiediamo come farebbe il buon Anakin nel veicolo reale!
La busta 2 contiene i pezzi per l’ala destra, mentre la 3 permette di costruire l’ala sinistra, la minifigura di R2-D2 e completare l’abitacolo con la calotta. L’ala destra prevede l’alloggiamento di R2-D2, anche se l’aggancio tramite un bottoncino 1×1 sul fondo della minifigura secondo noi è troppo debole: è sufficiente sfiorare il droide per sganciarlo dalla sua posizione.
Le ali sono posizionabili perpendicolarmente all’asse verticale, oppure leggermente ribassate, come il modello originale. Il sistema di aggancio ci piace: è basato su degli ingranaggi a scatto (quindi con posizioni fisse) invece di attacchi ruotabili liberamente, come avviene invece per i pannelli esterni posizionati alle estremità: la sensazione è di maggiore stabililità e tenuta nel lungo periodo.
Una nota sul veicolo: i pannelli, se posizionati nella maniera corretta, non permettono di posare la nave su una superficie piana: per poterlo appoggiare è necessario chiuderli. Per le foto, infatti, ci siamo avvalsi di un piccolo sostegno costruito da noi ad hoc (non contenuto nella confezione).
Una volta completato l’Interceptor è robusto e compatto, facilmente impugnabile e ruotabile: bisogna fare solo attenzione a non toccare R2-D2 o i missili posizionati sul fondo, che per loro natura si attivano al tocco. Insomma, c’è da divertirsi, a differenza di quanto abbiamo visto per 75040 – General Grievous’ Wheel Bike, che aveva diversi difetti che ne pregiudicavano la giocabilità.
Il nuovo sistema di missili ci ha convinto, risolve con un pezzo a molla 1×4 il meccanismo che in altri set era implementato con molti pezzi, ora liberi di essere utilizzati in altri modi. La potenza di fuoco è davvero notevole, la molla è molto rigida e permette di scagliare i proiettili a diversi metri di distanza.
Il passo in avanti rispetto all’originale 7256 è evidente: ci sono più parti, le ali sono leggermente più larghe, ma soprattutto è più resistente. Rispetto invece all’Interceptor verde del set 9494 ci sono meno differenze, essendo già di per sè un ottimo set; chi lo possiede già è bene che valuti attentamente l’acquisto di questo nuovo set, potrebbe non valerne la pena.
Giudizio finale
Se possedete l’Interceptor presente in 9494 – Anakin’s Jedi Interceptor, i pochi miglioramenti apportati alla navicella presente in questo set potrebbero non giustificare la spesa.
Tuttavia, il maggior numero di pezzi, l’articolata progettazione delle ali, le nuove minifigure e il nuovo sistema di missili lo rende decisamente migliore del suo predecessore contenuto in 7256 – Jedi Starfighter and Vulture Droid: se quindi non possedete l’originale, ci sentiamo di consigliarlo vivamente. Senza dimenticare che è un’ottima occasione per mettere le mani sul nuovo, bellissimo R2-D2.