Malin Kylinger, l’ideatrice di questo progetto, ha realizzato un vero e proprio quadro ispirato al mondo sottomarino di Ariel e i suoi amici protagonisti del lungometraggio Disney: La Sirenetta. Nella scena ci sono proprio tutti: il pesce giallo e azzurro Flounder, il saggio granchio Sebastian, il gabbiano Scuttle e anche la malvagia Ursula.

Questa non è la prima volta che si vede un connubio tra i prodotti LEGO e quelli Ikea infatti le due multinazionali hanno anche collaborato ufficialmente per dare origine a set originali.

L’autrice del progetto ha pensato di porre il suo diorama all’interno di un telaio RIBBA Ikea. Si tratta di una cornice quadrata abbastanza profonda capace di contenere molto la scena. In questo modo abbiamo l’impressione di avere un acquario nel quale sono contenuti tutti i propri personaggi preferiti.

I colori e la composizione sono stati curati nei minimi dettagli. Soffermandosi su fondale marino, oltre la strega dei mari e le sue pozioni, si possono scorgere piccoli particolari sui toni del verde, azzurro, blu e viola. Visti tutti insieme danno proprio l’impressione di trovarsi in fondo al mare, come recita la famosa canzone.

Inoltre, osservando con attenzione, si scorgono, perché realizzati in oro, un colore in contrasto con il paesaggio, i tesori che Ariel custodisce con tanta cura.

La scena lateralmente è incorniciata da due pareti rocciose incrostate di flora marina. Dopo aver visto il particolareggiato fondale, risalendo verso la superficie, si possono incontrare banchi di pesci argento e azzurri, alghe ed elementi che creano un collegamento tra le due barriere coralline.

Nei livelli più alti ci sono Ariel e i suoi amici che progettano di andare in superficie. Supporti trasparenti hanno aiutato la progettista a ricreare le meduse ma anche a tenere sospesi i delfini e altri animali marini.

I mattoncini LEGO permettono anche di creare forti amicizie e di far conoscere persone che hanno la stessa passione. Il progettista Dennis Glaasker, facente parte di un gruppo di costruttori olandesi, in memoria del loro amico Ingmar Spijkhoven, scomparso a causa della SLA, ha costruito questo modello. Si tratta di un camion: la vera passione di Igmar; egli nella sua vita ne ha costruiti tantissimi, alcuni dei quali sono statti pubblicati nel libro “The Art of LEGO Scale Modeling”.

La storia che c’è dietro a questo camion è triste ma dimostra quanto possa essere forte l’amicizia che nasce per una medesima passione. Per la realizzazione del modello il progettista decise di unire due progetti di Igmar creando un unico veicolo davvero superbo. Questo camion fu messo in esposizione a Legoworld 2019 nei Paesi Bassi, purtroppo però Igmar non lo potè vedere finito in quanto morì una settimana prima dell’evento.

Il progetto si basa su un rimorchio dotato di un serbatoio denominato “TR11” che in questo caso è stato realizzato con pezzi cromati a cui è stata ancorata la motrice Peterbilt 389. Il modello può muoversi davvero in quanto è dotato di due motori LEGO XL Power Function e un servomotore per della stessa linea. È controllato da un SBrick che permette allo smartphone di diventare un vero e proprio controller ed è alimentato da un pacco batteria da 9,6 Volt che si trova nel retro della motrice.

L’estetica del camion è d’impatto i dettagli cromati abbinati con un rosso carico attirano subito l’attenzione. Guardando meglio si scorgono dei piccoli particolari meccanici che fanno sembrare il veicolo vero. Il tocco finale che lo rende unico sono gli adesivi personalizzati tra cui si scorge la targa, un omaggio a Ingmar Spijkhoven.

Il progettista Mark van der Maarel ha ideato e costruito con i mattoncini LEGO Skytopia: una nave da pesca volante in grado di sorvolare le nuvole e raccogliere interessanti tesori. La commistione di realismo, fantasia, tecnologico e vintage rendono questo modello davvero interessante.

La nave, se non fosse che sta attraversando il cielo, potrebbe essere scambiata per un classico peschereccio. Ha uno scafo tondeggiante costituito da pezzi curvi e piastre modificare per rendere le linee armoniose. C’è anche una piccola cabina rivestita da un tetto a strisce.

Si notano subito le discromie nei colori che fanno sembrare la barca vintage, arrugginita e logorata dalle intemperie. Le tinte maggiormente usate sono quelle calde, come il rosso il panna e il marrone, ma non mancano nemmeno il giallo e il grigio che caratterizzano le attrezzature meccaniche.

Un particolare che cattura subito l’attenzione è il meccanismo sul tetto della cabina, si tratta di una sorta di carrucola che può tirare su una rete. Questa è in tessuto e custodisce dei pezzi molto misteriosi che l’equipaggio è riuscito a recuperare durante suoi viaggi.

I personaggi che si trovano a bordo della nave sono eccentrici. Si tratta di due minifigure:

• una sembra uscita direttamente dal 1800 in quanto ha la barba, indossa un completo nero e in testa ha un cilindro;
• l’altra è bionda, porta strani occhiali, un respiratore e un completo color malva.

Gli accessori sono la chiave del progetto, sono proprio quelli che danno un senso di realismo alla scena. In parte si tratta dell’equipaggiamento che spesso si trova sui pescherecci, come: un gancio che permette l’avvicinamento della rete per issarla a bordo, i pneumatici ancorati con delle catene tutto intorno allo scafo per evitare urti accidentali, ecc.

Altri elementi, invece, sono più insoliti per una nave, si tratta di differenti bombole accatastate a un lato del ponte e il grande cannocchiale che si trova sotto l’imbarcazione, molto utile per scrutare l’immenso cielo.