Torniamo con piacere a parlare di AnkTales, che abbiamo avuto modo di presente su Mattonito con il video The Farmer “Agreste”: questa volta Ank ha prodotto due nuovi video con la tecnica stopmotion basato su LEGO® Batman!
Il progetto della Batcaverna, una MOC ideata dal builder Stefano Spiccia, è composta da circa 800 pezzi e si sviluppa su una base di base 24×18 stud. Il Tumbler proviene dal set polybag 30300-1, mentre la minifigura utilizzata per le foto proviene dal set LEGO® 76023 – Il Tumbler.
Come vedrete nel video, la Batcaverna è stata sviluppata e pensata per poter essere illuminata. Ci sono infatti delle “piste” create con i tile che posso essere utilizzate per il passaggio dei cavi, il pacco batterie invece può trovare posto dietro la roccia cava situata sulla destra del set.
Ank ci promette che il tutorial relativo all’illuminazione sarà oggetto di uno dei prossimi video! Inoltre girano voci su una possibile pubblicazione di istruzioni gratuite nel caso si volesse riprodurre il set della Batcaverna, pertanto se il progetto vi piace, iscrivetevi al canale YouTube di AnkTales e supportate il video con un like!
Spaceballs – Eagle 5 di NvdK è l’ultimo progetto che raggiunge i 10.000 sostenitori su LEGO Ideas.
Per chi non lo conoscesse, Balle Spaziali è un film parodia di vari film, tra cui Star Wars, Star Trek, Alien, e il Pianeta delle Scimmie. Il set comprende anche il capitano Stella Solitaria di Eagle 5, che è la versione nave spaziale del camper Winnebago.
La Prima Fase di Revisione 2016 di LEGO Ideas è giunta al termine ieri mattina e incredibilmente ben 9 progetti hanno raggiunto i 10.000 sostenitori tra i mesi di gennaio e maggio 2016!
L’Ideas Team ha postato l’annuncio sul proprio blog, dicendo: “Desideriamo congratularci con tutti i membri che hanno lavorato molto duramente non solo per costruire, ma anche per promuovere, creazioni LEGO per le quali la comunità ha mostrato un grande interesse. Non vediamo l’ora di sapere il responso del Review Board LEGO ora che questi progetti si sono qualificati alla Prima Fase di Revisione 2016 di LEGO Ideas”
I musei sono forse il modo migliore per avere un assaggio di quanto sia grande la dimensione del mondo Mesozoico. Torreggianti scheletri di antichi giganti, alcuni con il collo lungo piegato ad arco, altri con corazze che toccano il soffitto, mentre altri ancora sorridendo avidamente ti guardano come il loro prossimo pasto. Stare tra le ossa fossilizzate di creature antiche è veramente un’esperienza impressionante.
Questo set cerca di ricreare quella magnifica esperienza in un piccolo diorama con quattro scheletri dei dinosauri più conosciuti (ed un pterosauro) abbastanza fedeli agli originali anche se in piccola scala.
Le specie che si trovano sono:
Stegosauro
Pteranodon
Apatosaurus
Deinonychus
Spinosaurus
Inoltre, un paleontologo ed una famiglia di tre persone visitano la mostra, mostrando soggezione verso le creature esposte. Cinque placche lungo il percorso dovrebbero visualizzare il nome della specie, ma in questa scala risulterebbe difficile apporci le scritte. Ogni dinosauro è abbastanza articolato, è così possibile scegliere la posizione migliore per esporlo, o se si desidera anche usarli fuori dal set. Gli scheletri non sono bianchi, infatti anche nella realtà raramente si trovano bianchi. I fossili nei musei sono infatti di diverse tonalità di marrone, quindi è stato cercato il colore che più si avvicinasse alla realtà. Questo set è composto da 599 pezzi.
Ci sono molti set grandi disponibili per costruire un villaggio di Natale… e ogni anno c’è un nuovo set per espanderlo. Non sarebbe bello arricchire il villaggio natalizio con una casa di pan di zenzero?
Questa casa di marzapane è quasi commestibile: è fatta di pareti di biscotto, glassa decorativa, caramelle e finestre caramellate. E perché no…? E’ anche possibile illuminarle internamente. Attenzione ai denti con questa casa biscotto: i mattoni sono un po’ gommosi.
La Camera del Consiglio Jedi su Coruscant, la stanza dove i Maestri Jedi si incontrano durante il dominio della Repubblica Galattica.
Con questo modello si potranno ricostruire i momenti decisivi della seconda Trilogia di Star Wars (Ep I, II e III): dal primo incontro con il piccolo Anakin, alla crescita del Lato Oscuro della Forza con il nascituro Darth Vader.
Un set che può essere popolato da personaggi che sono stati raccolti da altri set LEGO Star Wars, ma comunque arricchito con alcuni cavalieri inediti e una nuova minifigure “Blu Trasparente” che rappresenta l’ologramma di un cavaliere Jedi collegato da un’altra sede.
Il set, con porte scorrevoli ad azionamento meccanico, può essere arricchito con le funzioni LEGO Power Functions Light (rif . 8870) per creare ottimi effetti luminosi.
Spesso accade che i set basati su grandi saghe dei film traggano ispirazione dagli episodi precedenti a quello attualmente in uscita. Come si è visto con “STAR WARS”, “Toy Story”, o “Indiana Jones”.
Quindi, rilasciare un quarto film Jurassic Park è stato un buon motivo per avere la possibilità di vedere i prodotti LEGO basati sui film precedenti, giusto?
Stranamente, gli ultimi prodotti licenziati ignorano i film precedenti e si basano su l’ultimo film della serie: “Jurassic World”. Questa sembra un’occasione persa per poter avere altri set basati su questa saga.
Gli elementi chiave nel film Jurassic Park sono i dinosauri, ma i film sono anche pieni di molti veicoli particolari, luoghi e personaggi con un grande potenziale di gradimento per le linee di giochi basate su questo genere.
Il più grande set a tema Jurassic Park è il Centro Visitatori.
Questo progetto si compone di un edificio principale, e di alcune sale interne che cercano di ricreare le scene del film:
All’ingresso principale, spiccano scheletri: un Sauropode e un Tyrannosaurus.
Il ristorante “Les Gigantes”, con il negozio di souvenir.
La cucina.
Sala da pranzo V.I.P.
Il bunker di emergenza
Il teatro
La sala di controllo
Il laboratorio di genetica con cella frigorifera
Le camere possono essere incernierate o staccate per una migliore esperienza di gioco. Sotto le scale, all’ingresso principale, si trova un vano segreto.
Il menu per i dinosauri … voglio dire, le minifigures incluse sono:
John Hammond
Tim Murphy
Lex Murphy
Donald Gennaro
Ray Arnold
Robert Muldoon
E “The Big One” Il Raptor (detto “Clever Girl”).
Specifiche del modello (nel caso diventasse prodotto ufficiale potrebbero essere variate)
Aggiungi la tua locomotiva preferita al modulare LEGO con una stazione ferroviaria! In sintonia con l’inizio del Novecento e con uno sguardo agli altri edifici della serie, questo modello si ispira alle stazioni del diciannovesimo secolo costruite in Europa. Queste strutture erano cattedrali per l’industria, sposavano la pietra classica e le statue con le innovazioni tecnologiche, come i tetti in vetro. Molte di queste stazioni sono ancora in uso e sono state rinnovate nel corso dei decenni con l’avvento della luce elettrice e dei biglietti elettronici.
Caratteristiche:
La piattaforma sul retro può essere utilizzata come strada, in modo da poter essere inserito in diorami piccoli. L’altezza della piattaforma è dimensionato per lo standard dei treni LEGO.
La costruzione è dettagliata sia sul fronte che sul retro il che è insolito per costruzioni modulari.
Il tetto e la parete posteriore della costruzione staccano, rendendo l’interno comodo per il gioco.
I punti di forza sono l’orologio ornato e il tabellone, le lettere sono sostituibili in modo da poter scrivere le vostre destinazioni preferite.
L’interno è dotato di un ufficio biglietteria, di biglietteria automatica, di un espositore per quotidiani, di snack bar, di bagni pubblici e dei tornelli che portano alla piattaforma.
L’esterno presenta statue, modanatura decorativa e mattoni, e vetrate ad arco. Nella parte anteriore ci sono il porta biciclette e le bacheche pubbliche.
Uno snack bar si affaccia all’interno e sul marciapiede della stazione, perché i clienti di passaggio sono clienti redditizi!
Le minifgures suggerite sono:
Venditore di biglietti, commesso del bar, uomo d’affari, corriere in bicicletta.
Specifiche del modello:
Dimensioni: 10 “L x 10” P x 12 “H / 25,5 centimetri x 25,5 centimetri W D x 30cm H
Circa 3000 mattoni
Decalcomanie:
Sulla parte anteriore delle bacheche si troveranno manifesti pubblicitari e volantini, il cartello giallo sul retro prevede un logo ferroviario relativo alla nazione in cui sarà venduto il set.
L’Old Fishing Store è basato sui set di Natale già disponibili. All’autore è piaciuta l’impostazione del set di Natale, così sono ha iniziato questo progetto su LEGO Digital Designer ( LDD ). L’autore è convinto che questo set sarà interessante per gli appassionati dei set natalizi. Questo è il primo di una serie di edifici modulari che sta creando.
L’edificio si compone di circa 2160 pezzi ed è suddiviso in tre piani: quello principale in cui si trova il negozio, il secondo con l’ufficio e la balconata. Ha usato il verde e i colori marrone e sabbia per dare un effetto realistico. Potrebbero essere aggiunte tre mini-figure: un pescatore, il gestore del negozio e il capitano.
Il set contiene diversi dettagli: un piccolo pesce, granchi, la stella marina, la civetta bianca e alcune botti.
Aiutate questi scienziati intrepidi con la loro ricerca per trovare il (mini) Figgs Boson! O forse solo per scoprire che è stato realizzato un mattoncino LEGO 2×4.
Questo acceleratore di particelle utilizza un semplice sistema di ingranaggi per far correre una palla LEGO intorno ad un anello. Sebbene il sistema di propulsione sia diverso da quello usato da un acceleratore di particelle reale, è utile per illustrare il concetto. E’ divertente da giocare e si possono inserire palle multiple simultaneamente nell’anello o anche alcuni ostacoli che creeranno divertenti collisoni con le sfere.
L’anello poterbbe essere riprodotto in qualsiasi scala; quella qui riporodtta utilizza solo 170 pezzi. L’aggiunta di una piccola sala di controllo con alcune minifigure di scienziati minifig darebbe più valore alla parte giocabile del set.
Questo modello è in grado di rotolare su un unico asse, mantenendo la testa di BB-8 in cima!
BB-8 viene fornito con le braccia collegabili sia per la funzione scossa elettrica che per l’uso della torcia
BB-8 ha una stazione color sabbia deserto che tramite una manovella può dimostrare la sua capacità di rotolare su un unico asse
La stazione alla base ha un vano per contenere gli accessori di BB-8
Questo BB-8 è stato progettato con l’obiettivo principale di poter muoversi mantenendo la sua testa in cima. L’intero modello è stato realizzato utilizzando il 100% di pezzi originali LEGO. Le sue conchiglie sono state accuratamente dipinte (e se questo modello sarà approvato e creato da Lego, le immagini saranno stampate sui pezzi LEGO). All’interno troverete pesi LEGO posizionati sull’asse centrale che rafforzano i due magneti. I magneti sono collocati vicino alla parte superiore della palla in modo da attirare i due magneti incorporati nella testa di BB-8. La testa utilizza una cupola (dipinta), cerniere, e le ruote LEGO più piccole per scivolare sulla parte superiore del corpo. Il guscio del corpo appare come in Tatooine dalla serie LEGO Star Wars. Il set è formato da circa 180 pezzi.
Questo BB-8 è molto divertente, e si colloca tra il modello statico e quello completo radio comandato. Di sicuro sarà apprezzato da tutti i collezionisti e fans di Star Wars!
Questo set è stato creato come progetto congiunto di mjsmiley e artbot138. Hanno lavorato su questo progetto per molto tempo, e sperano quindi di vederlo realizzato da LEGO!
Numero 5, pseudonimo Johnny Five, è l’eroe dei film “Corto Circuito”. Numero 5 è stato uno dei cinque prototipi di robot, ma dopo essere stato colpito da un fulmine ha acquisito la capacità del libero arbritio e della consepvolezza delle scelte. La moltitudine delle sue capacità espressive, combinata con un atteggiamento giovanile e sete di conoscenza (bisogno di più input!), lo ha reso un dei personaggi preferiti del pubblico dei film anni 80.
Questo piccolo modello tenta di replicare il senso di meraviglia che il robot mostra spesso. E’ alto circa 18 cm ed è molto flessibile. Braccia, torace, testa e sopracciglia possono assumere diverse posizioni. Anche l’accessiorio sulla spalle e i cingoli si possono muovere .
Numero 5 è formato da circa 300 pezzi, rendendo questo set abbordabile per tutti.
Quindi, quale progetto pensate che passerà la fase finale di revisione?
In onore dello Star Wars Day, Warner Bros. Interactive Entertainment ha pubblicato l’ultimo trailer di LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza che rivela gli esclusivi nuovi livelli storia che esplorano le avventure ambientate nell’arco temporale che conduce LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza.
Questo nuovo trailer getta uno sguardo all’interno delle storie mai raccontate della galassia di Wars (il tutto con il consueto stile LEGO) tra cui il viaggio compiuto da Han e Chewie per catturare i voraci Rathtar, come il misterioso Corsaro Cremisi sventò i piani del Primo Ordine, i segreti che si nascondono dietro il viaggio di Lor San Tekka al villaggio Jakku, l’audace salvataggio di Poe Dameron dell’ammiraglio Ackbar e molto altro!
LEGO Star Wars: il risveglio della Forza include le voci originali dei membri principali del cast cinematografico: Daisy Ridley (Rey), John Boyega (Finn), Adam Driver (Kylo Ren), Harrison Ford (Han Solo) e altre stelle del film.
Le nuove sei avventure presenti in LEGO Star Wars: il risveglio della Forza:
Caccia ai Rathtar – Segui il viaggio di Han Solo e Chewbacca sul pianeta dove catturano i voraci Rathtar.
Un cupo destino – Scopri i segreti del viaggio di Lor San Tekka al villaggio Jakku.
Poe alla riscossa – Tutti i dettagli sulla missione di salvataggio di Poe Dameron per salvare l’ammiraglio Ackbar dal Primo Ordine
Il Corsaro Cremisi – Scopri come il famigerato pirata del’Orlo Esterno, il Corsaro Cremisi, sventò i piani del Primo Ordine
Azione di abbordaggio – Segui gli eventi che hanno portato C-3PO ad acquisire il suo nuovo braccio rosso
Assalto di Ottegan – Scopri l’intricata vicenda di come la resistenza e il Primo Ordine hanno trovato Lor San Tekka su Jakku.
Il gioco include i dialoghi originali dei protagonisti chiave di Star Wars: il risveglio della Forza realizzati dal cast del film:
David Chevalier (Kylo Ren)
Luigi Ferraro (C-3PO)
Anna Cugini (Leia Organa)
Benedetta Degli Innocenti (Rey)
Simone D‘Andrea (General Hux)
Stella Gasparri (Captain Phasma)
Michele Gammino (Han Solo)
Luca Mannocci (Finn)
Chiara Gioncardi (Maz Kanata)
Gabriele Sabatini (Poe Dameron)
LEGO Star Wars: Il ritorno della Forza segna il trionfante ritorno del franchise di videogiochi LEGO numero uno e immerge i fan nella nuova avventura di Star Wars come mai prima d’ora. I giocatori possono rivivere l’epica azione del film campione d’incassi in un modo che solo LEGO è in grado di offrire, grazie a tutti gli intrecci di Star Wars: il risveglio della Forza rinarrati attraverso l’arguto e spiritoso approccio LEGO. Il gioco presenterà inoltre escluisvi contenuti giocabili riguardanti avventure non ancora raccontate e ambientate nell’arco temporale che conduce a Star Wars: il risveglio della Forza, fornendo un ulteriore punto di vista sul nuovo film e i suoi personaggi.
Il gioco sarà pubblicato il 28 giugno 2016 per PlayStation®4, PlayStation®3, PlayStation®Vita, Xbox One, Xbox 360, Wii U™, Nintendo 3DS™ e Steam (PC).
Sviluppata su più livelli e facilmente accessibile, questa MOC è nata dalla mente di Snaillad che si è ispirato a vecchie cartoline.
Nella facciata anteriore troviamo l’area esterna che comprende: il marciapiede con i passanti, l’ingresso auto, un simpatico fattorino, l’insegna in tinta con i colori dell’hotel, aiuole con giardiniere ed una veranda per gli ospiti.
La parte posteriore ci presenta l’interno dell’hotel: al piano terra troviamo una lobby lounge, la reception, e il bar. Al primo e secondo piano le suite con bagni privati.
La catena di negozi Toy R Us’ ha caricato nei propri listini le immagini e le descrizioni dei nuovi set LEGO® Bionicle previsti per l’estate 2016.
Dei set pianificati per l’uscita manca soltanto Quake Beast (71315), che probabilmente verrà distribuito in esclusvia in alcuni negozi selezionati.
Ekimu The Mask Maker (71312)
Ekimu The Mask Maker has emerged from sleep and is ready to fight with his Crystal Hammer and Crystal Saw Shield. Turn the wheel to rotate the torso and twist the battle arm for fast-action play with this sturdy Bionicle® hero, featuring posable joints, unique rune decoration and mask pop-off trigger.
The LEGO Bionicle Ekimu The Mask Maker (71312) Features:
Features a Bionicle® head with mask pop-off trigger, powered-up Mask of Creation, Crystal Saw Shield, armor chest piece with unique rune decoration and posable joints.
Twist the arm wheel to activate the battle arm.
Includes a Crystal Hammer weapon.
Stands over 8 Inch tall.
Lava Beast (71313)
The only Elemental Beast in the 2016 LEGO® Bionicle® series that can fly, this buildable Lava Beast features 2 lava-crystal-like wings and slicing lava blades. Turn the wheel to activate the rotating torso for fast-action combat scenes, but avoid the enemy’s strikes to the jaw that will pop off the beast’s mask. Power up by popping off the Beast Mask of Corruption and add the corrupted Unity Mask of Tahu to gain the edge in battle.
The LEGO Bionicle Lava Beast (71313) Features:
Features a Bionicle® head with mask pop-off trigger, 2 pairs of slicing lava blades, Beast Mask of Corruption, punchable jaw mask pop-off function, lava crystal wings, armor chest piece with unique corruption decoration and posable claws and joints.
Open the posable claws and then tighten them around the corrupted Unity Mask of Tahu.
Pop the trigger of the beast’s Bionicle® head to release the Beast Mask of Corruption and power up with the corrupted Unity Mask of Tahu.
Sturdy design for intense crash-and-bash play.
Stands over 8 Inch tall.
Storm Beast (71314)
Enter the biomechanical world of LEGO® Bionicle® with the Storm Beast. Activate the battle tail to knock Bionicle heroes off their feet or swipe at them using the claws. Role-play fast-action battle scenes with this highly posable action figure featuring Bionicle head with mask pop-off trigger, punchable jaw mask pop-off function and a rotating torso.
The LEGO Bionicle Storm Beast (71314) Features:
Features a Bionicle® head with mask pop-off trigger, Beast Mask of Corruption, punchable jaw mask pop-off function, armor chest piece with unique corruption decoration, posable joints and interconnected claws and battle tail that move at the same time.
Place the corrupted Unity Mask of Kopaka in the Storm Beast’s battle tail.
Pop the trigger of the beast’s Bionicle® head to release the Beast Mask of Corruption and power up with the corrupted Unity Mask of Kopaka.
Includes the corrupted Unity Mask of Kopaka.
Stands over 7 Inch tall.
Umarak The Destroyer (71316)
Enter the epic sci-fi fantasy world of LEGO® Bionicle® with Umarak the Destroyer. Activate the twisting torso for intense battle role-play and open the claws wide to take hold of your enemy before closing them with the grabbing mechanism. Deflect your opponent’s strikes that will pop off Umarak the Destroyer’s powerful Beast Mask of Corruption. Fast-action fighting awaits with this durable Bionicle action figure.
The LEGO Bionicle Umarak The Destroyer (71316) Features:
Features a Bionicle® head with mask pop-off trigger, Beast Mask of Corruption, punchable jaw mask pop-off function, armor chest piece with unique corruption decoration, posable claws and joints.
Turn the wheel to rotate the torso for fast-action play.
Place your opponents in the claws and activate the grabbing mechanism.
Fantastico! Se avete seguito tutti i capitoli della guida a LEGO Digital Designer, finalmente abbiamo un progetto! Ora scopriamo dove trovare i mattoncini sfusi!
A questo punto, la scelta su come procedere spetta a ciascuno di noi e l’enorme varietà di situazioni fa sì che non esista un metodo unico, un metodo da considerare “giusto”, un sito da seguire perché migliore o più economico in assoluto o un sistema per produrre istruzioni in modo perfetto.
Io mi limiterò a mostrarvi qualche suggerimento ed a tentare di fornirvi la consapevolezza delle strade possibili, per poterne valutare la fattibilità.
Considerazione più che importante: la lista dei pezzi
Nel caso di una minifigure, cercare 6 mattoncini sul web o tra i propri LEGO®, non presenta certo un grosso problema.
Tuttavia dobbiamo saperci procurare le parti necessarie a prescindere dalla dimensione del progetto e, per farlo, dobbiamo saper estrarre la lista dei pezzi dal nostro progetto. Vediamo come fare.
Aprite il vostro progetto all’interno di LEGO® Digital Designer (date un’occhiata alla nostra guida se vi siete persi i capitoli precedenti!), cliccate sul menu “File” e selezionate la voce “Export BOM (Ctrl + B)” (BOM è un acronimo che significa Bill Of Materials, ovvero Lista Dei Materiali), come in figura 4-1.
Figura 4-1: Esportazione lista parti
LDD chiederà dove salvare l’esportazione delle parti, proponendo due formati per questo scopo (figura 4-2):
XLSX, che molti conosceranno come il formato di file predefinito del programma Microsoft Office – Excel, dalla versione 2007 in poi;
ZIP, che conterrà una descrizione compressa del progetto, espressa da una serie di files XML (tralascio volontariamente la descrizione di questo tipo di files per evitare di dilungarmi in argomenti che, per ora, sarebbero inutili).
Figura 4-2: Salvataggio lista parti
Sfortunatamente, esportando la lista in formato ZIP, gli elenchi descrittivi XML in esso contenuti non risulteranno utili praticamente a nessun programma o sito per acquistare i mattoncini, in tali files non conterranno le informazioni che gli appositi programmi o siti si aspettano di leggere.
Al contrario, il file XLSX è assolutamente leggibile ed utilizzabile (come si vede in figura 4-3), ma ha anch’esso i suoi limiti.
Figura 4-3: Lista di parti esportata in formato XLSX
Questo listato è effettivamente molto utile per verificare singolarmente le parti (soprattutto quando si hanno progetti complessi da realizzare), in quanto fornisce ogni informazione necessaria per rintracciare gli esatti mattoncini; inoltre, a fine lista, c’è il totale dei pezzi.
Effettivamente, dando un’occhiata alle colonne si leggono le informazioni descrittive:
Brick (un codice che identifica il mattoncino specifico, compreso il colore necessario)
Name (nome del mattoncino)
Picture (un’immagine del mattoncino, per la verità non sempre chiarissima)
Part (codice identificativo della parte generica – non comprensivo del colore)
Color Code (codice numerico e nome del colore – o dei colori – del mattoncino)
Quantity (quantità necessaria, nel progetto, di ogni singolo mattoncino listato)
Brick e Part possono sembrare una ripetizione, ma in realtà possono essere entrambi usati per una ricerca pezzi: il codice Part fornisce i mattoncini di quella specifica forma ma di ogni variante di colore (in alcuni casi, il risultato comprende anche varianti di forma) mentre il codice Brick individua quello specifico pezzo, nell’esatto colore mostrato nella lista.
Anche il nome del mattoncino potrebbe essere usato per fare una ricerca, ma per far questo ci sono purtroppo vincoli apparentemente inspiegabili: LDD, ovviamente, rispetta uno standard della Casa Madre per catalogare i mattoncini.
È quindi ovvio che, sul sito ufficiale LEGO®, cercare un mattoncino utilizzando il nome fornito dall’LDD, permette di trovare esattamente QUEL mattoncino.
Purtroppo, i siti alternativi per procurarsi i mattoncini utilizzano codifiche diverse, sia per il nome di ogni parte, sia, talvolta, per il codice dei colori.
Cercare di ricordare tutti i nomi dei mattoncini, le varianti ed i codici, diviene rapidamente impossibile; utilissimo, invece, è conoscere l’identificativo del design (possiamo chiamarlo “del progetto del mattoncino”), spesso indicato proprio dalle parole “Design ID” e corrispondente, nell’elenco esportato dall’LDD, al codice che si trova nella colonna Part.
Su alcuni siti, quel codice sarà indicato con lo stesso nome (Design ID) mentre su altri avrà nome diverso (Item No.; Part Code; Brick Code; ecc.); l’unica cosa che dovrà fare l’utente è capire, sul sito che utilizzerà, dove andare ad indicare quell’importantissimo codice.
A questo punto abbiamo esportato la lista dei pezzi e sappiamo quali informazioni sono utili per la loro ricerca sul web, indipendentemente dai siti che visitiamo.
Siti di reperimento mattoncini: LEGO.COM
Prima di parlarvi dei siti di acquisto mattoncini sfusi e di portarvi alcuni esempi, avrei anche la tentazione di mostrarvi altri siti, davvero ben fatti, per conoscere i databases che contengono impressionanti liste informative sui sets LEGO® usciti, sui mattoncini in essi presenti, sull’eventuale unicità di ogni singola parte o sulla sua rarità, sui costi dei mattoncini/sets, sulle valutazioni collezionistiche e, non da ultimo, sulla possibilità di accedere a vasti forum per lo scambio di esperienze e consigli, così come sulla possibilità di creare un proprio portfolio di sets e di vederlo automaticamente quantificato, non solo economicamente.
… Tuttavia vorrei evitare il linciaggio e preferisco farvi subito qualche esempio dei suddetti siti di acquisto anche se, per molti di voi, quel che dico potrebbe risultare ovvio.
Il sito della Casa Madre, mi sembra doveroso, è il primo che suggerisco di valutare; lo si raggiunge direttamente all’indirizzo http://shop.lego.com/it-IT/Pick-A-Brick-PerTema (mi riferisco naturalmente alla sezione italiana) e si presenta come in figura 4-4.
Figura 4-4: Sito LEGO® – sezione Pick-a-Brick
Il link postato rimanda direttamente alla sezione “Pick-a-Brick”, dalla quale è possibile scegliere i mattoncini desiderati tramite i filtri applicabili al database di pezzi disponibili; l’uso del servizio si riassume in questi pochi passi:
Prima di tutto, noi usiamo i filtri (pannello sulla sinistra della pagina web, riportato in figura 4-5), in modo che il sistema ci mostri gli eventuali pezzi che corrispondono alla nostra ricerca; Figura 4-5: Filtri sui mattoncini
Dalla finestra dei risultati (parte centrale della pagina), abbiamo un’anteprima dei pezzi rispondenti alla ricerca (figura 4-6) e possiamo visualizzare i dettagli di ogni mattoncino filtrato semplicemente cliccando sulla sua immagine (figura 4-7) o aggiungerlo al carrello, che ci elenca i pezzi aggiunti nel riquadro sulla destra della pagina (figura 4-8); Figura 4-6: listato con filtro attivo sui soli mattoncini della serie “Transportation” Figura 4-7: Dettagli di un mattoncino Figura 4-8:Lista dei pezzi nel nostro ordine
Una volta aggiunti i mattoncini al carrello, PRIMA di procedere con l’ordine, è possibile naturalmente verificare la lista (mostrata sempre in figura 4-8), eventualmente modificare la quantità per ogni mattoncino nell’ordine, rivederne i dettagli o rimuoverlo dalla lista.Una volta che la nostra lista è completa, un clic sul pulsante arancio in fondo ad essa (“Update Bag”) consente di aggiornare il carrello generale del sito (che, come ben sanno coloro che già usano questo servizio, si aggiorna anche acquistando da qualsiasi altro “Tema” della LEGO®) con i mattoncini sfusi.Il pulsante azzurro “Go to Shopping Cart”, ci consente di verificare TUTTO il contenuto del carrello, quindi anche ciò che è stato eventualmente acquistato al di là del servizio Pick-a-Brick e, se si è certi di voler acquistare, procedere con l’ordine materiale.
L’uso di questo servizio è molto semplice e, fondamentalmente, anche il secondo sito che vorrei proporvi funziona in modo molto simile.
Siti di reperimento mattoncini: BRICKLINK.COM
BrickLink rischia di diventare il “disastro economico”, per il semplice fatto che, non essendo vincolato ad un’unica ditta, consente a chiunque, ovunque, di creare il proprio database di mattoncini o di set completi (o di istruzioni originali, fotocopiate, di creazioni MOC e tutto quel che si voglia vendere e che sia inerente al mondo LEGO®) e di metterlo a disposizione del pubblico.
Va da se che contiene un notevole archivio di risorse.
In figura 4-9, l’aspetto della pagina principale del sito.
Figura 4-9: Home del sito Bricklink.com
Come si nota dalla barra dei menu superiore, quella con fondo verde scuro (“Home”, “Buy”, “Shell”, “Search”, “Members”, ecc), le voci per gestire la propria attività sul sito, il proprio account, le proprie ricerche, le liste di pezzi desiderati e tutto quel che può esserci utile, sono veramente ricche di opportunità.
Inoltre, praticamente ogni voce del menu principale, contiene alcune sotto-voci che vengono mostrate nella barra verde chiaro immediatamente inferiore (quella che, in figura 4-9, contiene le sotto-voci “Newest Items”, “Sets”, “Parts”, “Minifigs”, “MOCs” e, se non bastassero, c’è un ulteriore menu espandibile indicato dalla voce “More”); questa ulteriore suddivisione espande ancora di più le funzionalità del sito.
Per questo motivo, un’analisi approfondita dell’uso di Bricklink non sarà oggetto di questa breve guida; tuttavia, un esempio di acquisto può essere assolutamente fatto, dal momento che il sito serve fondamentalmente a questo: acquistare mattoncini!
Condizione necessaria per partire: supponiamo di esserci registrati, tramite il pulsante in alto a destra “Log in or Register” (vedi figura 4-10).
La cosa più semplice che si possa fare per cercare dei mattoncini, è cliccare sulla voce “Buy”, ovvero la seconda da sinistra nel menu principale (figura 4-11).
Figura 4-11: Acquistare mattoncini!!
Si aprirà la pagina per l’acquisto generale, che contiene a sua volta diverse opzioni per raggiungere venditori specifici, mattoncini specifici, località geografiche di spedizione specifiche e tutta una serie di altri filtri per personalizzare l’esperienza dell’acquirente.
Nelle figure 4-12 e 4-13, è mostrata la classica schermata della pagina “Buy”.
Figura 4-12: Pagina generale da cui partire perle ricerche di mattoncini da acquistare (parte 1)
Figura 4-13: Parte finale della pagina generale “Buy”
Quasi tutte le “voci” di questa pagina web sono links che permettono di effettuare ricerche e filtraggi sui databases: nella sezione in alto, “Items for sale”, possiamo cliccare direttamente su una delle categorie per vederla espansa; ad esempio, cliccando su “Parts”, viene aperta una nuova pagina che suddivide il database globale per categorie inerenti le parti, come mostrato in figura 4-14.
Figura 4-14: Filtraggio del database per “Parti” – si notano le classificazioni secondo l’albero delle categorie “Category Tree” o secondo il colore dei mattoncini (“By Color”)
In alternativa, anziché nella sezione “Parts”, possiamo cliccare su una delle voci inerenti alla nazione (Canada, Mexico, USA, Italy, ecc) o, in fondo alla pagina, possiamo anche cliccare su uno dei caratteri alfanumerici di filtraggio del nome del venditore.
Supponendo di cliccare, ad esempio, su una delle categorie (supponiamo su “Stair”), si aprirebbe una nuova pagina basata soltanto sui risultati del database che contengono QUELLA categoria tra tutte le parti disponibili, come mostrato in figura 4-15.
Figura 4-15: Dopo aver cliccato su “Stair”, vengono mostrati tutti i tipi di Scale noti.
A questo punto, se clicchiamo sull’icona di un elemento della categoria aperta (ad esempio il terzo tipo di scala, quella bianca) ci viene mostrata la sua immagine rappresentativa mentre, cliccando su “Catalog (il link alla destra dell’elemento interessato) si aprirà la pagina che tratta in modo specifico di QUEL mattoncino.
La figura 4-16 ci mostra la pagina appena presa in considerazione e, importante, dobbiamo imparare a conoscerla bene, se desideriamo fare acquisti su Bricklink, in quanto è un punto comune a tutti i tipi di ricerca: bene o male, cercando in un modo o nell’altro, si arriva alla pagina descrittiva del SINGOLO mattoncino che ci interessa e, dalla quale, possiamo decidere se comprarlo da uno dei venditori che vengono elencati in essa.
Figura 4-16: Scheda mattoncino e schede informative
In questa pagina, abbiamo anche la possibilità di vedere alcune informazioni aggiuntive sul pezzo: le tre linguette che ho evidenziato sempre in figura 4-16, riportano le etichette “Items for sale” (articoli in vendita – Lista, ovviamente cliccabile, dei venditori che mettono a disposizione quel pezzo), “Color info” (un elenco cliccabile dei colori per i quali il pezzo è disponibile) e “Price guide” (consente di avere una stima, specifica per ogni colore disponibile per quel mattoncino, dell’andamento dei suoi costi).
Cliccando, ad esempio, su “Items for sale”, ci troveremmo di fronte ad una lista di venditori, come in figura 4-17:
Figura 4-17: elenco venditori per quel mattoncino
È vero: l’elenco venditori può essere molto lungo e comportare spese di spedizione notevoli, qualora ordinassimo pezzi dall’altro capo del mondo.
Tuttavia, dare un’occhiata alle informazioni riquadrate in giallo in figura 4-17 può essere molto utile, anche per questo motivo; per ogni venditore, troviamo infatti:
La condizione del pezzo che stiamo osservando;
Il nickname del venditore, la sua nazionalità ed il limite minimo di acquisto (importo in denaro o, come nel caso in figura, nessun limite minimo di acquisto);
Il costo unitario ed il pulsante “View”, per visualizzare quel singolo mattoncino nella pagina di quello specifico venditore
Come ho accennato poco fa, che noi si ricerchi i nostri mattoncini in un modo o nell’altro, finiamo per trovare una lista di venditori e, inevitabilmente, veniamo linkati alla pagina web del loro database online all’interno del sito principale Bricklink.
Ogni negozio, OGNI negozio, è strutturato allo stesso modo, così da non creare disordine e da fornire agli acquirenti un’unica esperienza costruttiva e non dispersiva; i negozi sono leggermente personalizzabili quindi cambieranno i colori ed alcune grafiche decorative (veramente poche, a dire il vero) ma, appunto, la struttura di base resta immutata.
Figura 4-18: Utente venditore di Bricklink con mattoncino (scala) già mostrato
In figura 4-18, un tipico esempio del negozio online di un venditore su Bricklink.
Nella parte superiore della pagina è evidente il nome del negozio e, subito sotto, il nickname del venditore, il numero di feedback ricevuti e la percentuale positiva degli stessi; possono anche essere presenti alcune piccole icone che descrivono brevemente il venditore.
Per avere un’idea dei possibili costi di spedizione, sulla destra è presente la bandiera identificativa della nazionalità, la città da cui provengono i mattoncini e, importante, una frase che identifica se il venditore spedisca o meno verso la nostra zona geografica (“Seller Ships To Me”, ad esempio).
Poco più sotto, abbiamo il “menu del negozio”, che ci consente di esplorare varie opportunità, come ad esempio i termini legali del negozio stesso, le tariffe applicate, gli eventuali sconti o coupon di acquisto, lo splash screen (la pagina di benvenuto), le note legali, la possibilità di contattare diretamente il gestore del negozio, l’acquisto di MOCs eventualmente messe in vendita, la visualizzazione di una pagina di aiuto e, collegandosi al proprio account, le impostazioni personali legate al negozio che si sta visitando.
Non esploreremo queste possibilità nel dettaglio; lascio agli utenti interessati la libertà di esaminarle.
Sulla sinistra abbiamo un pannello contenente i links per esplorare il database del venditore, ancora una volta filtrabile in base alle categorie delle parti, ai colori, ai codici dei sets, ecc (le classificazioni dipendono anche da quanto materiale ogni utente mette in vendita; se non viene messo in vendita alcun set, non viene mostrato il filtro per set); cliccando su tali filtri, abbiamo la possibilità di vedere i soli mattoncini che ne fanno parte (un discorso analogo alla sezione SHOP del sito LEGO®).
In cima al pannello di sinistra campeggiano 3 pulsanti ed una casella di ricerca: importantissima questa zona, in quanto consente di cercare un mattoncino direttamente dal suo DesignID di cui abbiamo parlato in precedenza, sempicemente inserendolo nella casella di ricerca e premento il pulsante “Go!”.
I pulsanti superiori relativi al carrello, invece, consentono di visualizzare il contenuto del carrello (“View Cart”), di svuotarlo (“Empty Cart”, ovviamente questa operazione richiederà la conferma dello svuotamento per evitare di perdere per sbaglio intere ore di ricerca dei mattoncini) o di procedere con l’acquisto (“Checkout”).
Ogni articolo visualizzato può essere inserito nel carrello, semplicemente indicandone la quantità desiderata nella casella apposita (indicata dalla scritta “Add to cart:”) e premendo Invio; ovviamente, non sarà possibile acquistare più parti di quante disponibili nel database del venditore (quantità indicata dal parametro “Qty”).
In alcuni casi, è possibile acquistare dei lotti a prezzo scontato; l’eventuale lotto viene indicato sempre nel riquadro di destra di disponibilità e prezzo e riporta quanti pezzi occorre acquistare in blocco per usufruire del costo agevolato.
Prima di procedere con l’acquisto, un’ultima occhiata al carrello, come in figura 4-19:
Figura 4-19: Esempio di carrello
Ogni articolo presente nel carrello può essere eliminato singolarmente (casella “Remove”) o se ne possono acquistare in quantità diversa da quanto specificato durante il suo acquisto; il pulsante in fondo, al centro (“Update Shopping Cart”), consente di aggiornare il carrello dopo avervi apportato modifiche.
Fatte le dovute scelte, inserito i mattoncini, modificato il carrello e verificato tuto ciò che occorre, è possibile procedere con il Checkout, indicando le proprie preferenze di pagamento negli avvisi che il venditore ci proporrà (solitamente tramite PayPal o con bonifico diretto su IBAN) e selezionando tra i vari mezzi di trasporto e/o assicurazione della spedizione.
Le opzioni di acquisto variano anche sostanzialmente, da venditore a venditore; tuttavia, le possibilità non differiscono da quelle di qualsiasi altro sito di acquisti online.
Fatto e confermato l’acquisto, riceverete una mail automatica di conferma dell’ordine con ogni informazionie utile a descrivere l’acquirente, il venditore, i termini di acquisto, gli articoli acquistati ed il prezzo di base: leggete con attenzione quella mail, che vi informerà di NON pagare fin quando non verrà ricevuta la mail di conferma diretta del venditore contenente il prezzo esatto, comprensivo dei costi di spedizione specifici per il vostro acquisto (essi si baseranno naturalmente sul peso e sull’ingombro dei mattoncini acquistati).
Solo allora potrete procedere con il pagamento ed attendere il pacco a casa vostra.
Siti di reperimento mattoncini: EBAY.COM
In questo caso mi limito proprio solo a citarlo: anche il famoso eBay annovera una nutrita schiera di venditori di mattoncini LEGO® sfusi, nonostante la scelta resti comunque limitata rispetto ad altre fonti.
Non spieghiamo in questa sede l’uso di eBay.com, ma ci vogliamo limitare a tenere in considerazione la possibilità di ricercare i pezzi, anche tramite il “famoso” DesignID, sul sito di aste online (pezzi che, per lo più, vengono comunque venduti nella modalità “Compralo Subito”).
Siti di reperimento mattoncini: WWW.BRICKITALIA.COM
Un’ultima considerazione: il sito BrickItalia, con grafica gradevole e “leggera”, è creato da un gruppo di appassionati italiani e consente di acquistare parti singole e sets, sempre mediante una serie di categorie di filtraggio (figura 4-20).
Figura 4-20: Home page di Brickitalia.Com
Per certi aspetti è molto più semplice di Bricklink, soprattutto perché non annovera migliaia di venditori con milioni di mattoncini; tuttavia il database è necessariamente limitato e non è detto che reperire un mattoncino particolare sia semplice.
Resta comunque un’ottima scelta anche solo per iniziare a cercare mattoncini, partendo da un sito semplice, gradevole e, comunque, con un certo numero di ottime risorse interne.
Il pratico menu del sito, inoltre, consente di navigare tra le categorie in modo rapido e di poter sbirciare tra le cosiddette “Anteprime”, ossia un aggiornamento sulle novità del mondo LEGO®.
Figura 4-21: Sezione “Anteprime” e lista categorie espansa
Entrare in una categoria ed eventualmente selezionare una sottocategoria (come accade anche nel sito della Casa Madre), consente di avere i prodotti mostrati ognuno in un proprio riquadro informativo, di esaminarne caratteristiche e costi e, se disponibili, di aggiungerli al carrello.
Figura 4-22: Sezione “Prodotti”
Il resto (la fase di acquisto vero e proprio) è “storia di ogni sito di acquisto online”.
Se la vostra passione vi porta sia a ricercare mattoncini sfusi, che veri e propri sets completi ma non più in produzione o che vi interessino solo delle istruzioni oppure, ancora, che vogliate scambiare opinioni con altri appassionati o visionare le MOCs create dai milioni di costruttori sparsi per il globo, la Rete è un’eccellente (anche se un po’ dispersiva) fonte di informazioni; CERCATE e non stancatevi di farlo, perché siti, gruppi, notizie e nuove creazioni nascono con estrema rapidità e l’unico limite alla vostra fantasia, sarà il tempo che deciderete di dedicarle.
Per concludere questa breve guida ai siti di acquisto dei mattoncini sfusi, posso dare un suggerimento? Non dico un consiglio, ma un suggerimento.
Non abbiate fretta!!
Vedere una splendida MOC può portare alla fretta di costruire la propria, ma non si “resta indietro” se la si costruisce con 6 mesi di ritardo rispetto a quando la si vorrebbe veder finita solo per essersi presi il tempo di verificare i pezzi, risparmiare (che è cosa buona e giusta!!) e, magari, apportare modifiche.
Anzi… credetemi: tutto di guadagnato!!
Perchè l’importante resta sempre la VOSTRA soddisfazione e, quella, difficilmente va d’accordo con la fretta…
Conclusione
In questo quarto incontro, abbiamo finalmente concluso tutti i passi necessari per progettare e realizzare una MOC LEGO® utilizzando il programma LEGO® Digital Designer.
Non ci resta che invitarvi a sperimentare quanto imparato e a creare con i mattoncini tutte le idee che avete in testa!
Il progetto Voltron – Defender of the Universe di len_d69 è l’ultimo a raggiungere i 10.000 sostenitori su LEGO Ideas.
Il progetto è basato sull’omonimo anime Giapponese, che chiunque come me abbia visuto gli anni ’80 non può non conoscere!
Questo Voltron LEGO® comprende tutti e cinque i leoni: il leone nero che compone la testa e il corpo, giallo e verde per le braccia, blu e giallo per le gambe. Una volta uniti, vanno a formare il robot alto 40 centrimetri e pesante circa un 1kg.
Voltron è il primo progetto a qualificarsi per la Seconda Fase di Verifica del 2015 di LEGO® Ideas. Nutro diversi dubbi sull’approvazione da parte di LEGO®, che ha recentemente invitato i fan a sottoporre progetti originali e non basati su marchi famosi, ma personalmente sarò il primo a procurarmene una copia nel caso venisse approvato!
Il progetto Johnny Five di PepaQuin è l’ultimo a raggiungere i 10.000 sostenitori su LEGO Ideas.
Il modello è basato sul robot del film Corto Circuito del 1986 ed è costituito da circa 300 pezzi. E’ alto 17 centimetri, ed è articolato in diversi punti come il torso, le braccia, la testa e gli occhi.
Personalmente, in quanto fan del film, sono entusiasta di questo progetto e se sarà approvato da LEGO® sarò il primo a procurarmene una copia!
Ecco un nome che abbiamo già incontrato, JK Brickworks, formato da Jason Allemann e Kristal, autrice della moc “The Engineer“. Questa volta Jason che ci propone un’idea molto simpatica. Se avete acquistato un villaggio Ewok siete pronti per costruire un Ent!
A Jeson fu subito chiaro che non avrebbe potuto costruire un modello particolarmente articolato, ma è comunque riuscito a dare movimento a quest’opera. Per le articolazioni sono stati usati alcuni elementi LEGO TECHNIC. Gli arti inferiori sono fissi, mentre quelli superiori ed il busto sono ruotabili.
Un nuovo appuntamento con le immagini dei nuovi set in arrivo per l’estate 2016 fornite da Amazon UK: questa volta ecco i set LEGO® Elves!
Grande novità in arrivo: fa il suo ingresso nel mondo LEGO® Elves l’antagonista della storia: Ragana! E lo fa in grande stile, con un tenebroso castello ricco di dettagli come siamo stati ben abituati in questo originalissimo tema.
Ecco una creazione cinetica: la testa umana che aprendosi mostra il funzionamento interno della mente.
La partner di Jason Allemann, Kristal, creatrice di questa MOC LEGO® intitolata The Engineer, ha iniziato circa un’anno e mezzo fa una serie chiamata “The Artist” che comprende ad oggi due teste; ognuna delle quali si apre in maniera differente per spiegare i diversi aspetti del cervello.
Come potrete vedere nel video che vi proponiamo questa creazione, oltre i componenti classici, comprende: un motore LEGO®, 29 ingranaggi, 4 cremagliere ed una luce, il tutto azionato da una manovella posta sotto l’orecchio del modello.
Potremmo cominciare con qualcosa che, forse, molti di voi ricorderanno dalla visione di quel bellissimo (a mio parere) film di animazione che è “The LEGO® Movie”: la prima costruzione di fantasia ad opera del protagonista, Emmet, e cioè l’accoppiamento di due mattoncini “plates” (piastre) di dimensione 1×2!
La figura 3-1 mostra il “progetto” in questione e rende l’idea del perché io abbia deciso di provare con qualcosa di leggermente più complesso
Figura 3-1: “Ah-haaaa!!”
Cominciamo quindi a costruire la minifigura mostrata in figura 3-2.
Figura 3-2: Una minifigure personalizzata
Appena avviato il programma, si presenta lo splash screen anticipato nella figura 12 dei consigli sull’uso del programma: questo passaggio non è cosa da poco, infatti ci permette di scegliere sia il set di mattoncini disponibili per la costruzione, sia le loro caratteristiche cromatiche.
Figura 3-4: Interfaccia operativa vuota
Naturalmente potremmo partire con il set di mattoncini che desideriamo ed ampliarlo in futuro, ma volendo subito iniziare con qualcosa di realistico (ossia di corrispondente alla reale disponibilità di mattoncini sul mercato), io propongo di iniziare con la modalità “Digital Designer” (la prima linguetta, quella azzurra, selezionata di default). Per creare il progetto, basta cliccare sul pulsante in basso a destra (figura 3-3) per trovarsi l’interfaccia operativa (figura 3-4).
Figura 3-3: Crea progetto
Figura 3-4: Interfaccia operativa
Da questo punto in poi cominciamo a selezionare i mattoncini ed a posizionarli dove vogliamo.
Costruzione
Scorriamo l’elenco dei gruppi di mattoncini fino a visualizzare il gruppo identificato dal simbolo di una “testa” di minifigure (figura 3-5) ed espandiamolo cliccandoci sopra (è indifferente cliccare sul simbolo del gruppo o sul simbolo “+”). Per contrarre un gruppo espanso, basterà fare la stessa operazione: un click sul simbolo del gruppo, infatti lo espande (se è contratto) o lo contrae (se è espanso).
Figura 3-5: Gruppo “testa”
Scorrendo le varie possibilità di “testa” selezionabili, cerchiamo quella indicata in figura 3-6 e facciamoci un clic sopra: ogni volta che selezioniamo un elemento dalla lista di mattoncini, LDD produce un suono caratteristico che ricorda quello di una mano che affonda tra i mattoncini di plastica.
Figura 3-6: Testa da selezionare
La testa resta “agganciata” al puntatore del mouse senza bisogno di tenere premuto il tasto sinistro: spostiamola in un punto qualsiasi della Viewport, ovvero dello spazio centrale sul quale poter lavorare. Qualsiasi pezzo può essere posizionato facendo click nella Viewport: LDD si occuperà di sistemare quel pezzo assieme gli altri (se presenti), cercando di connetterlo a quelli più vicini nel modo più logico in base alla visualizzazione.
NOTA: se vi rendete conto di aver selezionato il pezzo sbagliato, non siete costretti ad aggiungerlo al progetto per poi cancellarlo; è sufficiente, infatti, premere “ESC” sulla tastiera per sganciare quel pezzo dal puntatore del mouse.
Posizioniamo quindi la testa in un punto qualsiasi, come mostrato nella figura 3-7.
Figura 3-7: Testa posizionata
Più avanti, con gli esercizi e con la pratica, vedremo meglio cosa significhi “aggancio automatico” e, soprattutto, DOVE il programma cercherà di agganciare i mattoncini.
Se ricordate i metodi di spostamento elencati nei consigli sull’uso del programma, potete provare a variare il vostro punto di vista, facendolo “slittare” lateralmente, facendolo ruotare o zoomando sull’immagine, sia tramite il mouse in combinazione con in tasto “Shift”, sia mediante i pulsanti presenti ai lati della Viewport.
A questo punto inseriamo il cappello: contraiamo il gruppo delle teste (giusto per non avere una lista troppo estesa che, a lungo andare, stancherebbe l’indice con cui usiamo la rotellina del mouse per scorrerla) ed espandiamo quello con l’icona dei cappelli, mostrato nella figura 3-8;
Figura 3-8: Gruppo cappelli
Da quel gruppo, selezioniamo il cappello che vediamo nella figura 3-9 ed agganciamolo SOPRA la testa precedentemente posizionata.
Figura 3-9: Selezione cappello
Per essere certi che il pezzo verrà agganciato, occorre che sia presente la “gabbia” evidenziata attorno al pezzo AL QUALE si aggancerà il nostro cappello (o qualsiasi mattoncino sia trascinato dal mouse): è il modo con cui LDD ci comunica che sta per agganciare il nostro mattoncino SU QUEL pezzo. La figura 3-10 mostra tale gabbia e, facendo clic con il tasto sinistro, agganciamo definitivamente i mattoncini.
Figura 3-10: Aggancio mattoncini!
Per rendere più o meno visibile l’elenco dei mattoncini sulla sinistra, possiamo intervenire sul bordo di separazione tra l’elenco stesso e la Viewport, agganciandolo e trascinandolo con il mouse (figura 3-11), oppure possiamo nasconderlo cliccando sull’apposita linguetta per dare più spazio possibile al progetto, mantenendo comunque sempre una linguetta per espanderlo nuovamente (figure 3-12 e 3-13).
Figura 3-11: Ridimensionamento aree
Figura 3-12: Linguetta di riduzione dell’elenco mattoncini
Figura 3-13: La Viewport espansa al massimo con linguetta di recupero dell’elenco mattoncini sempre presente
Andiamo ora ad inserire le gambe e vediamo come utilizzare una funzione nuova: i filtri.
I filtri sono uno strumento molto potente anche se, ahimè, con due difetti:
Sono un po’ lenti, soprattutto durante la scrittura
Obbligano a ricordare il nome degli oggetti/mattoncini che ci interessa filtrare
In pratica, sono utili ma, ancora una volta, occorre prendere l’abitudine allo strumento nuovo.
I filtri possono essere scritti nella casella apposita (figura 3-14) ed agiscono direttamente durante la scrittura; proviamo a scrivere nella casella le parole “lower part”.
Figura 3-14: Casella “filtri”
Durante la digitazione, LDD provvederà a filtrare istantaneamente tutto l’archivio; da questo si capisce il motivo dell’eventuale lentezza durante la digitazione… non preoccupatevi e digitate tranquillamente, perché nel giro di pochissimi istanti appariranno tutti i caratteri che scrivete e l’archivio verrà opportunamente filtrato.
In questo caso notiamo subito che l’elenco di gruppi si è ridotto, come si vede in figura 3-15.
Figura 3-15: Filtro attivato ed elenco ridotto a soli 4 gruppi
Espandendo il gruppo contrassegnato dall’icona con la minifigure completa (il primo a destra), compariranno soltanto delle “gambe”: selezioniamo il modello di gambe indicato in figura 3-16 e piazziamolo nella Viewport dove desideriamo, ad esempio come mostrato in figura 3-17.
Figura 3-16: Scelta gambe (o “pantaloni”)
Figura 3-17: Posizionamento gambe
A questo punto possiamo inserire un altro oggetto, ma attenzione: se non viene cancellato o riutilizzato il filtro, esso rimane attivo, nascondendo tutti i mattoncini che non corrispondono alla ricerca!
Per disattivare un filtro, è sufficiente cancellarlo (testualmente) o cliccare sulla “X” rossa alla destra della casella oppure, se necessario, modificarlo scrivendo qualcos’altro in esso (figura 3-18).
Figura 3-18: Azzerando il filtro tornano visibili, naturalmente, tutti i gruppi precedentemente nascosti perché non corrispondenti con la ricerca digitata nella casella
Piccola nota riguardante i filtri
Effettivamente potrebbe sembrare logico digitare “leg” per cercare delle gambe da minifigure ma, purtroppo, come accennavo poco fa, i filtri sono schizzinosi e non funzionano in base a tag specifici o in base ad uno specifico ragionamento ma esclusivamente in base al nome dei mattoncini. Troviamo così che, scrivendo “leg”, vengono mostrate sì delle gambe, ma soltanto quelle piccole, normalmente impiegate per le minifigure di bambini; in effetti, tali parti si chiamano “MINI LEG” ed è per quello che vengono mostrate. Al contrario, le gambe per le minifigure standard sono effettivamente catalogate con il nome “MINI LOWER PART”
Procediamo con la selezione del busto, aprendo il gruppo mostrato in figura 3.15 e cliccando sul busto che si vede in figura 3-19.
Figura 3-19: Scelta busto
Trasciniamo il busto sopra le gambe, fin quando non vediamo apparire la gabbia gialla, come in figura 3-20, quindi facciamo clic per agganciarlo alle gambe;
Figura 3-20: Gabbia d’aggancio busto/gambe
Ora selezioniamo il fazzoletto da mettere al collo della nostra minifigure: espandiamo il gruppo “acessori per il busto”, contrassegnato da un’icona che sembra la pettorina di un’armatura (fig. 3-21) e selezioniamo il fazzoletto bianco, come mostrato nella figura 3-22.
Figura 3-21: Gruppo accessori busto
Figura 3-22: Selezione fazzoletto
Trasciniamo il fazzoletto fin sul collo della nostra minifigure e, non appena LDD ci mostra la gabbia gialla sul busto, clicchiamo per agganciarlo (figura 3-23);
Figura 3-23: Aggancio fazzoletto
Ci siamo quasi!
NOTA: al semplice passaggio del puntatore del mouse su un mattoncino già agganciato al progetto, questo viene racchiuso da una gabbia fucsia che ci informa, evidenziandolo temporaneamente, che quel mattoncino diventerà attivo se ci cliccheremo sopra.
Ora dobbiamo portare la testa ed il cappello sul collo del personaggio e, per farlo, abbiamo almeno quattro modi:
Cliccare sulla testa, tenere cliccato mentre si inizia a spostarla affinchè si agganci al mouse e trasportarla sul collo facendo lo stesso anche con il cappello;
Selezionare il gruppo testa/cappello, racchiudendo entrambi in una selezione del mouse come mostrato in figura 3-24 (la cornice esterna nera è il trascinamento del mouse, che parte e termina in modo da racchiudere completamente gli oggetti da selezionare);
Con lo strumento Selezione semplice attivo, cliccare sul cappello (o sulla testa) per fare in modo che sia selezionato (la parte selezionata viene avvolta da una gabbia azzurra) e poi, tenendo premuto uno dei due tasti CTRL, cliccare sulla testa (o sul cappello); in questo modo si nota che entrambi i mattoncini vengono racchiusi dalle rispettive gabbie azzurre, ad indicare che sono tutti selezionati;
Utilizzare lo strumento Selezione nella variante “Selezione multipla” (figura 3-25): questo particolare strumento, consente di selezionare gli oggetti “a catena”, ovvero senza deselezionare il precedente quando si clicca su un oggetto nuovo. In pratica, più si clicca su oggetti con questo strumento attivo, più oggetti restano selezionati contemporaneamente.
Figura 3-24: Selezione multipla
Figura 3-25: Strumento selezione multipla
È utile notare che, quando si seleziona un mattoncino per sbaglio, è possibile deselezionare quel mattoncino semplicemente cliccando su uno spazio vuoto; allo stesso modo, quando si crea una selezione multipla e si sono inclusi troppi mattoncini, è sufficiente cliccare una volta ancora su quello (o quelli) in eccesso per deselezionarli dal gruppo che si va creando.
Se la selezione dalla quale togliere mattoncini è stata creata mediante lo strumento Selezione Multipla, è sufficiente cliccare sui mattoncini da togliere come descritto poche righe fa; se invece sono state usate la selezione a “zona rettangolare” tracciata con il mouse oppure la combinazione CTRL+clic con lo strumento Selezione Semplice attivo, un nuovo CTRL+clic sui mattoncini li toglie dalla selezione.
Attenzione a non fare un clic semplice (non parlo di un CTRL+clic) fuori da una selezione multipla perché, in quel caso, non deselezionate soltanto un mattoncino, ma deselezionate TUTTI i mattoncini.
Comunque si sia scelto di procedere, si arriverà ad avere la selezione simultanea della testa e del cappello; cliccando sulla selezione (in un punto qualsiasi delle selezione), tenendo cliccato e spostando il mouse, i due oggetti si ancorano al mouse esattamente come avvenuto finora.
NOTA:Spostando un oggetto o un gruppo di oggetti, suggerisco di mantenere il clic SOLTANTO fin quando non si è iniziato lo spostamento, dopodichè va lasciato. Così facendo, l’oggetto (o gli oggetti) restano in ogni caso agganciati al mouse: la differenza tra tenere cliccato e lasciare sta nel fatto che, quando si è pronti a riagganciare ciò che il mouse sta trasportando, se si è mantenuto sempre premuto il tasto del mouse non basta lasciare il clic, ma è necessario cliccare nuovamente. Quindi se il clic è stato “lasciato” non appena iniziato lo spostamento, il clic successivo per il riposizionamento può essere dato senza problemi, non appena LDD mostra la nuova posizione di aggancio.
Spostando il mouse verso il collo della minifigure, LDD tende ad agganciare il blocco sul corpo (vedi figura 3-26); si può quindi cliccare nuovamente per posizionare in un colpo solo testa e cappello.
Figura 3-26: Aggancio testa e cappello
Diamo un ultimo tocco alla minifigure, aggiungendo un binocolo: espandiamo il gruppo degli oggetti da impugnare, mostrato nella figura 3-27 e, scorrendo il suo interno, selezioniamo il binocolo mostrato in figura 3.28.
Figura 3-27: Gruppo oggetti impugnabili
Figura 3-28: Binocolo
Questo particolare oggetto è uno di quelli che possono avere un orientamento inusuale al momento di doverlo posizionare.
In figura 3-29, infatti, si nota che il binocolo è orientato in modo “piatto”, orizzontale sul piano ma, volendolo attaccare alla mano della minifigure, dobbiamo riorientarlo affinchè LDD riesca ad agganciarlo. In alcuni casi, con determinate rotazioni, LDD riesce ugualmente a ruotare gli assi di un oggetto per proporre un agganciamento agli oggetti presenti nella scena, ma non è detto che ci riesca sempre… quindi, vediamo come ruotare un oggetto PRIMA di posizionarlo, riprendendo un concetto visto nei consigli sull’uso del programma: l’uso dei tasti freccia.
Freccia dx: rotazione su piano orizzontale in senso antiorario;
Freccia sx: rotazione su piano orizzontale in senso orario;
Freccia su: rotazione su piano verticale verso l’alto;
Freccia giù: rotazione su piano verticale verso il basso.
Fig. 3-29: Binocolo da ruotare
NOTA: attenzione alla rotazione verticale! Essa avviene sempre in relazione al punto di vista dell’osservatore (VOI!!), il che significa che l’oggetto ruoterà in verticale, verso l’alto o verso il basso, seguendo il suo lato più vicino all’osservatore, come mostrato nella catena di immagini della figura 3-30.
Figura 3-30: Esempi di rotazioni
Quindi, se noi tentiamo di agganciare il binocolo ad una mano della minifigure, ad esempio alla mano destra, LDD tenta un aggancio un po’ maldestro ma assolutamente fattibile (in linguaggio tecnico potremmo dire “un aggancio legale”), come mostrato in figura 3-31; effettivamente, quel pezzo ha un incavo inferiore che si adatta perfettamente ad uno “Stud” (lo storico “nottolino” d’aggancio) e la mano della minifigure è sagomata esattamente con la forma di uno Stud.
Figura 3-31: Aggancio legale ma non soddisfacente
A noi questo non soddisfa perché nessuno impugna un binocolo in quel modo!
Perciò, volendo orientare il binocolo per agganciarlo, potremmo seguire la sequenza mostrata in figura 3-32
Figura 3-32: Rotazione ed agganciamento binocolo
Sarebbe completa, ma vorrei mostrarvi un ultimo passaggio per rendere la nostra minifigure un po’ più animata, meno rigida: vorrei mostrarvi come usare lo Strumento Cerniera (o Cardine), quello identificato dall’icona di figura 3-33.
Figura 3-33: Strumento Cerniera
Ruotiamo alcune parti!
Per prima cosa clicchiamo sullo Strumento Cerniera (Hinge Tool) o premiamo il tasto di scorciatoia “H” sulla tastiera.
Il puntatore del mouse assume la forma di una freccia bianca senza “gamba” e con una piccola freccetta ritorta di colore giallo alla base, proprio ad indicare che stiamo per ruotare qualche perno.
Infatti, in questo senso “cerniera” non riguarda oggetti che si aprono e si chiudono, ma che sono imperniati, incernierati e, quindi, ruotabili sul perno, come ad esempio un braccio della minifigure.
Facciamo ora clic sulla testa della minifigure, come in figura 3-34.
Figura 3-34: Rotazione testa (con mouse posizionato fuori dalla zona di rotazione)
Si notano diverse cose utili:
Una gabbia rossa circonda gli oggetti selezionati per la rotazione
Due grosse frecce verdi, semitrasparenti quando il mouse si trova fuori dalla zona su cui abbiamo cliccato ed opache quando spostiamo il mouse entro tale zona, avvolgono l’oggetto o gli oggetti da ruotare
Nella Viewport è comparso un indicatore circolare, che ci aiuta in questa operazione
NOTA:Avrete ormai capito che il colore della gabbia che circonda gli oggetti serve non solo ad evindenziare gli stessi, ma anche a ricordarci quale operazione stiamo per svolgere.
Se spostiamo il mouse su quelle grosse frecce verdi, esse diventano completamente opache, per indicare che cliccando possiamo effettivamente ruotare (fig. 3-35).
Figura 3-35: Rotazione attiva
Ruotare l’oggetto è semplicissimo e possiamo intervenire direttamente su quelle frecce, cliccandovi sopra in un punto qualsiasi (un punto qualsiasi delle frecce) e muovendo il mouse nel senso “dell’avvolgimento verde”, come mostrato in figura 3-36.
Figura 3-36: Prima rotazione della testa
Possiamo ancora una volta notare almeno due cose importanti:
L’indicatore azzurro in alto a sinistra è cambiato e la sua “lancetta” si è spostata mentre noi ruotavamo la testa
La testa potrebbe non essersi spostata da sola, ma trascinando tutto il corpo dietro di sé
Questo ci fa prima di tutto capire che le rotazioni possono avvenire anche facendo ruotare la lancetta dell’indicatore di rotazione, con un vantaggio notevole rispetto alle frecce: con le frecce ruotiamo a mano libera, mentre con l’indicatore possiamo fare clic direttamente sui quarti e sugli ottavi di angolo giro, quindi abbiamo la possibilità di ruotare un oggetto od un gruppo di oggetti ESATTAMENTE di 45°, 90°, 135°, 180°, 225°, 270° e 315°.
Questo consente, ad esempio usando i mattoncini a cerniera dentata, di rispettare le posizioni degli incastri, a differenza delle cerniere libere che possono essere orientate a piacere; la testa della minifigure, un braccio, una gamba, sono tutti esempi di cerniere libere mentre, la figura 3-37, mostra un classico esempio di cerniera dentata per la quale noi potremmo ruotare le parti anche liberamente ma, nella realtà, tale rotazione sarebbe difficile da mantenere e potrebbe creare attriti s forzi indesiderati fra i vari mattoncini.
Figura 3-37: Esempio di cerniera dentata
Nelle figure 3-38 e 3-39 è mostrata la differenza tra una rotazione precisa ed una rotazione libera su una cerniera dentata: certamente, con uno zoom sufficientemente grande sulla Viewport si può comunque ruotare liberamente con un certo grado di precisione visiva ma, in ogni caso, onde evitare piccole imprecisioni che si potrebbero concatenare nelle rotazioni di molte parti in progetti complessi, l’uso della “lancetta” di precisione consente di evitare “catene di imprecisioni” che potrebbero portare all’impossibilità di realizzare un progetto stabile con i mattoncini reali.
Figura 3-38: Una cerniera dentata ruotata ESATTAMENTE di 45°
Figura 3-38: Una cerniera dentata ruotata liberamente – LDD non sa come allontanare le parti e si nota una sovrapposizione che, nella realtà, è impossibile
La figura 3-40 evidenzia i punti dell’indicatore circolare azzurro sui quali cliccare per effettuare rotazioni precise.
Figura 3-40: Punti di rotazione precisa
Resta un interrogativo che evidenzia un dettaglio non sempre “comodo” durante il lavoro. Se avete fatto caso, a volte la rotazione del corpo avviene assieme alla testa: per quale motivo succede?
Questo fatto non si verifica sempre e, soprattutto, non sempre nello stesso modo.
Bisogna considerare una cosa che ha la sua logica: la parte che abbiamo ruotato non è isolata, ma è connessa ad altre parti; LDD non sa se noi vogliamo ruotare la parte singolarmente o contemporaneamente a quella a cui è connessa. Ricordiamo inoltre che ci sono mattoncini che possono essere connessi a molte altre parti, ognuna in rotazione con il mattoncino principale: il Parabolic ring è uno di questi mattoncini multi-aggancio (figura 3-41).
Figura 3-41: Parabolic ring
LDD cerca perciò di ruotare quel che gli sembra logico considerando diversi fattori, come ad esempio l’ordine di inserimento dei mattoncini, la loro connessione con altre parti e gli eventuali snodi multipli.
Non è nemmeno detto che seguendo questo tutorial vi troviate proprio in questa situazione: potreste aver ruotato la testa ed aver visto che essa ruotava assieme al cappello e non al resto del corpo, proprio come accade nell’esatta copia della minifigure che ho realizzato mentre sto scrivendo queste righe: in figura 3-42 si vede che la rotazione della testa nella seconda minifigure che ho realizzato, si trascina il cappello e non il corpo. E, in figura 3-43, si evidenzia il confronto di due minifigure create quasi contemporaneamente ma, nonostante questo, la rotazione è avvenuta in modo diverso.
Figura 3-42: Rotazione della testa in una seconda minifigure
Figura 3-43: Rotazioni confrontate
Nel caso della prima minifigure, in cui la testa ha trascinato il corpo durante la rotazione, è comunque possibile ruotare di conseguenza il corpo per farlo tornare alla posizione originale.
Se avete notato le tre caselle di testo sotto all’icona dello strumento Cerniera (mostrate precedentemente in figura 3-33), forse avrete visto che, durante la rotazione, almeno una di esse si è attivata ed ha indicato un certo valore in gradi (figura 3-44).
Figura 3-44: Caselle di rotazione
Che voi ruotiate a mano libera o con la lancetta dello strumento di rotazione precisa, in quelle caselle vengono indicati i valori di inclinazione, rotazione ed ampiezza degli angoli degli oggetti selezionati; è evidente che, in questo esempio, ho ruotato a mano libera in senso antiorario (il segno “-“ indica una rotazione in senso antiorario), raggiungendo 34,31° di ampiezza.
L’aspetto utile di quelle caselle non è soltanto l’informazione che ci danno, ma la possibilità di usare anch’esse come metodo di rotazione: se io inserisco in una casella un determinato valore, anche con due decimali, imposto la rotazione a quel preciso valore.
Ecco che, se desidero riportare il corpo in posizione standard, seleziono il primo oggetto collegato alla testa (attenzione: è il fazzoletto!) e lo ruoto in senso opposto immettendo direttamente un valore nella stessa casella, ma con segno opposto.
La figura 3-45 mostra i passaggi di quest’operazione.
Figura 3-45:
Selezione del fazzoletto;
Indicazione degli stessi gradi di rotazione della testa ma con segno opposto;
Conferma della rotazione (INVIO) e verifica del risultato, mostrato anche dalla lancetta dello strumento azzurro di rotazione precisa
Per rendere ancora più credibile la posizione della minifigure, vado a ruotare ancora alcune parti, come ad esempio le braccia, le mani e le gambe.
Cliccando su un braccio, il procedimento è identico al precedente; cambia soltanto l’orientamento delle frecce verdi, in quanto l’oggetto ha possibilità di ruotare solo in posizione obliqua (quasi verticale, in realtà, ma non completamente); agendo sulle frecce verdi o immettendo il valore nella casella di rotazione o, ancora, utilizzando la lancetta azzurra di rotazione, vado a modificare la rotazione prima di un braccio poi dell’altro., come mostrato nella sequenza di figure che segue.
Figura 3-46: Selezione del primo braccio da ruotare
Figura 3-47: Rotazione mediante frecce verdi, alzando il braccio verso la testa
Figura 3-48: Rotazione del punto di vista e selezione del secondo braccio
Figura 3-49: Leggera rotazione verso il basso del secondo braccio
Nella sequenza di figure seguenti, ruoto la mano sinistra e le gambe.
Figura 3-50: Selezione mano sx
Figura 3-51: Rotazione mano sx
Figura 3-52: Selezione gamba sx Figura
3-53: Rotazione gamba sx
Figura 3-54: Selezione gamba dx
Figura 3-55: Rotazione gamba dx
Ultimissima cosa da fare per completare il tutorial: la rotazione della mano destra.
È una rotazione che prevede due possibilità: ruotare la mano in base al perno del polso o ruotarla in base al perno sul binocolo. Con lo strumento Hinge facciamo un primo clic sulla mano destra (figura 3-56).
Figura 3-56: Selezione mano dx per la rotazione
Come abbiamo già visto, compaiono le frecce verdi e tutto quanto serva per la rotazione.
Tuttavia, proviamo a fare un secondo clic sempre sulla mano destra: vedremo che le frecce verdi si riorientano in base al secondo perno, quello tra mano e binocolo (figura 3-57).
Figura 3-57: Secondo clic sulla mano destra per la rotazione; secondo perno
Andando a ruotare la mano nel primo caso, otterremmo che la mano ruota all’interno del braccio (perno mano-braccio), trascinando il binocolo che resta ovviamente agganciato alla mano.
Nel secondo caso, invece, la rotazione darebbe origine a qualcosa di curioso perché la mano ruoterebbe, certo, ma sul perno tra mano e binocolo; quest’ultimo rimarrebbe immobile (proprio come, nel primo caso, sarebbe rimasto immobile il braccio) e la mano vi ruoterebbe attorno trascinandosi dietro tutto il corpo.
Le figure 3-58, 3-59 e 3-60 evidenziano proprio la differenza tra questi due casi.
Figura 3-58: Rotazione della mano dx imperniata sul braccio
Figura 3-59: Rotazione della mano dx imperniata sul binocolo (in un verso delle frecce verdi)
Figura 3-60: Rotazione della mano dx imperniata sul binocolo (nel verso opposto delle frecce verdi)
In quest’ultimissimo caso, la rotazione non è affatto ampia, perché il binocolo la permette in misura molto ridotta (la sua impugnatura è cilindrica, perfetta per le mani delle minifigures, ma fortemente limitata in rotazione); tuttavia, se invece di un binocolo avessimo scelto un classico telescopio come quello di figura 3-61, la rotazione anche in questa variante sarebbe risultata molto più evidente.
Figura 3-61: Telescopio/monocolo
In ogni caso, nelle ultime due figure si nota che il corpo è leggermente inclinato, prima da un lato e poi dall’altro; si nota anche che, nella casella che riporta i gradi di rotazione, vi è un valore di poco differente dai -90°, segno che una piccola rotazione dalla posizione standard è stata effettuata.
Anche la lancetta azzurra, non è esattamente orientata “ad ovest” (-90°) ma è leggermente spostata verso l’alto o verso il basso.
Personalmente preferisco lasciare (o riportare, in caso lo abbia modificato) l’allineamento del corpo in posizione standard e mantenere la mano destra inclinata rispetto al braccio; la minifigure è completa!
Figura 3-62: Minifigure completa
Il Video Tutorial
Conclusione
In questo nostro primo tutorial abbiamo imparato in maniera piuttosto approfondita l’utilizzo del programma LEGO® Digital Designer grazie ad una simpatica Minifigura LEGO®.