Warner Bros. Interactive Entertainment pubblica oggi il primo gameplay trailer ufficiale di LEGO® Star Wars: Il risveglio della Forza™, che mostra i nuovi ed emozionanti contenuti che arriveranno da una galassia non tanto lontana il prossimo 28 giugno 2016.
Per la prima volta i fan possono dare un’occhiata alle nuove caratteristiche di questa avventura tra cui:
Battaglie a colpi di blaster – I giocatori possono ingaggiare intense battaglie a colpi di blaster, cercando copertura dietro gli oggetti vicini, una novità assoluta per un gioco LEGO. I giocatori possono poi sbucare fuori dalla loro sicuro riparo e combattere contro i nemici a colpi di blaster.
Multi-Costruzioni – Il sistema avanzato Multi-Costruzioni consente ai giocatori di scegliere tra molteplici opzioni di costruzione per risolvere puzzle e avanzare nel gioco in differenti modi. Per la prima volta lo stesso mucchio di mattoncini LEGO può essere utilizzato in molteplici modi, con il giocatore che costruisce e ricostruisce diversi oggetti per differenti finalità.
Gameplay in volo – Sperimenta il brivido di volare ad alta velocità come mai prima d’ora pilotando famosi velivoli come il leggendario Millennium Falcon durante battaglie in arena o dogfight nello spazio.
LEGO Star Wars: Il ritorno della Forza segna il trionfante ritorno del franchise di videogiochi LEGO numero uno al mondo consentendo ai giocatori di rivivere l’epica azione del film campione d’incassi in un modo che solo un gioco LEGO può offrire presentando la trama di Star Wars: Il risveglio della Forza rinarrata attraverso l’intelligente e spiritosa lente LEGO. Il gioco include inoltre contenuti giocabili esclusivi in grado di far rivivere a fan e neofiti avventure ambientate nello spazio di tempo che conduce a Star Wars: Il risveglio della Forza e capaci di regalare un ulteriore sguardo sul film e i suoi persoanggi. Il gioco sarà pubblicato il 28 giugno 2016 per PlayStation®4, PlayStation®3, PlayStation®Vita, Xbox One, Xbox 360, Wii U™, Nintendo 3DS™ e Steam (PC).
Seguite LEGO Star Wars: Il risveglio della forza qui:
USA Today ha pubblicato le prime immagini di The LEGO Batman Movie, in uscita nei cinema il 10 Febbraio 2017. Oltre al tetro scenario della Batcaverna e ad una nutrita collezione di costumi pipistrelleschi, si vede il nuovo Batwing che verrà sicuramente commercializzato come set LEGO® ufficiale in occasione dell’uscita del film.
Il primo trailer di The LEGO Batman Movie sarà disponibile questo Mercoledì.
Nel corso degli ultimi mesi sono stato impegnato nella costruzione di un display per Bricktastic che si terrà a Manchester, UK il prossimo fine settimana, quindi sono un po’ indietro con le recensioni di set, tra cui i nuovi modelli Technic. Sono quindi in debito con FlagsNZ per aver contribuito a questa eccellente recensione del più grande set Technic del 2015, il LEGO® 42043 Mercedes-Benz Arocs 3245.
Spesso, alcuni set sono descritti come il fiore all’occhiello per un tema, quando sono in realtà semplicemente i più grandi del tema per quell’anno.
42043 Mercedes-Benz Arocs 3245 merita davvero il titolo di set di punta, perché non solo è il più grande set Technic rilasciato nel 2015, è anche il più grande set Technic in assoluto in termini di numero di pezzi (2793). Inoltre, introduce anche un nuovo sistema pneumatico.
Non stupisce che i fan Technic attendessero con ansia la sua uscita…
Scatola
Quando acquisti il più grande set Technic nella seconda metà dell’anno, sai che sarà in una scatola grande. Contenente 2793 parti, la scatola è della stessa dimensione del set Technic di punta dello scorso anno, il 42030 – Ruspa Volvo L350F Telecomandata.
La scatola presenta diverse immagini del 42043 Mercedes-Benz Arocs 3245 e descrive il nuovo sistema pneumatico su più lati. C’è un logo del nuovo Pneumatic System V2 sui quattro lati.
Il logo del Pneumatic System V2 è simile nel design al logo Power Functions e ho il sospetto che LEGO introdurrà presto una nuova categoria di prodotti pneumatici come avviene per i prodotti Power Functions, acquistabili separatamente.
La parte posteriore della scatola mostra le immagini del modello B – Il Dumper Articolato Mercedes-Benz, anche se al momento di scrivere questa recensione, non ci sono istruzioni disponibili presso l’URL specificato.
Istruzioni
Le istruzioni sono rilegate in un libro contenente 471 pagine. In passato per questi grandi set preferivo avere le istruzioni divise in diversi libretti, ma devo ammettere che la qualità di rilegatura rende i grandi libri singoli di gran lunga superiori alle versioni più piccole graffettate. Ho avuto bisogno di usare un segnalibro per contrassegnare il punto nella build a cui ero arrivato quando mi alzavo per prendere una pausa.
Nel sacchetto di plastica che contiene il libretto c’è anche un foglio di adesivi.
Il camion ha un numero di targa personalizzato che identifica Markus Kossman come il progettista.
Gli adesivi con il numero 25 sono per il modello B – Il Dumper Articolato Mercedes-Benz.
Pezzi
I pezzi sono disponibili in sacchetti numerati che corrispondono alle sei fasi di costruzione.
Il 2015 ha visto l’introduzione di diverse parti Technic universali che vedremo in un sacco di set nei prossimi anni. Descriverò queste parti nelle varie sezioni della costruzione.
Costruzione
Mettete da parte diverse serate per costruire questo modello. La costruzione è suddivisa in sei moduli che possono essere costruiti in modo indipendente l’uno dall’altro e assemblati alla fine per ottenere il modello completo.
Modulo 1 – Il telaio anteriore
Il telaio anteriore comprende due assi anteriori indipendenti con sospensioni indipendenti. Lo sterzo è guidato da un meccanismo Hand of God nascosto dalle luci di emergenza arancioni. Ruotando le luci è possibile far sterzare il veicolo.
Tramite ingegnosi collegamenti l’asse anteriore ruota di 28°, mentre il secondo asse ruota di 19°.
Il telaio anteriore ospita l’L Motor e, alla fine, il contenitore della batteria scivolerà giù tra le luci di emergenza.
Il telaio posteriore ha due differenziali e sospensioni indipendenti.
Il differenziale è sostenuto da quattro Beam 4M Ball Cups. E’ presente un compromesso: quattro 2M Rubber Dampers agganciano questi assi alla parte superiore.
Gli assi posteriori montano pneumatici doppi per la prima volta dal set 8285 Tow Truck rilasciato nel 2006.
Modulo 3 – Scatola di trasmissione e stabilizzatori
Nel Modulo 3 si costruisce la scatola di trasmissione al di sopra di due stabilizzatori. La pompa pneumatica blu è integrata all’interno del sistema d’ingranaggi.
I martinetti stabilizzatori sono attivati a mano, ed è un miglioramento rispetto quelli automatici presenti nel set 42009 – MK II Gru. Sono abbastanza forti per sollevare il veicolo.
Sulla sinistra ci sono i pezzi della vecchia ruota dentata, 2M Gear Shifter Ring e 2M Gear Shifter Connector mentre sulla destra ci sono i nuovi 3M Gear Shifter Ring, Gear Wheel e 3M Gear Shifter Connector. La nuova ruota dentata può essere montata in entrambi i versi e l’anello si trova più positivamente sul connettore rispetto alle precedenti versioni.
Da notare come per i nuovi pezzi i colori siano stati invertiti.
Modulo 4 – Il braccio pneumatico
Il braccio pneumatico è il modulo più complesso di questo set. Prendetevi un po’ di tempo e liberate la scrivania quando arrivate a questo punto.
Il nuovo Pneumatic System V2 prevede tre pistoni pneumatici e una pompa ad aria. Il pistone piccolo è lungo 5cm e si estende a 7cm. Il medio e il grande sono lunghi 11cm e si estendono a 17cm.
I tubi dell’aria sono stati codificati a colori: il blu indica l’alimentazione dell’aria, il grigio estende i pistoni e i nero li ritrae.
E’ stata usata una nuova grande piattaforma girevole senza denti sull’anello interno per far passare gli otto tubi pneumatici. Le quattro coppie di tubi sono filettati in quattro fasci colorati (grigio, blu, nero e giallo). Ci sono voluti due tentativi di completare questo passaggio perchè quando ho infilato i tubi nell’ordine delle istruzioni, i tubi erano attorcigliati nella piattaforma girevole limitando la capacità di rotazione del braccio. Invece, lasciate scivolare i tubi nei loro fasci colorati fino a quando tutti e otto sono passati attraverso il disco. Ciò dovrebbe garantire che le coppie di tubi non rimangano aggrovigliate.
Nell’immagine sottostante si vede il nuovo Z60 Turntable sulla sinistra e la vecchia versione sulla destra. La nuova piattaforma girevole prevede due parti che sono unite insieme e non possono essere sganciate una volta unite.
Modulo 5 – Cabina
Il Modulo 5 contiene il paraurti anteriore e la cabina come due componenti separati.
Il logo Mercedes-Benz è stampato su un No 6 Shield.
Ci sono due sedili blu, un volante e cruscotto stampato e una serie di specchietti retrovisori per aiutare il conducente nella guida.
Modulo 6 – Il cassone ribaltabile
L’ultimo modulo contiene il cassone ribaltabile.
Il Modello Completo
Tutti i sei moduli possono essere costruiti in modo indipendente l’uno dall’altro e alla fine possono essere assemblati nel modello completo.
La leva a sinistra controlla i bracci stabilizzatori e rotazione del braccio pneumatico. Il braccio è vincolato ad un arco di 180° verso la parte posteriore.
La leva destra controlla la pompa dell’aria e il cassone ribaltabile.
Sulla porta del cassone ribaltabile è presente un sistema di bloccaggio.
Il controllo pneumatico sulla sinistra controlla il pistone centrale e la pinza.
Il controllo pneumatico sulla destra opera il terzo pistone e quello inferiore.
Infine, le porte della cabina si aprono e l’intera cabina ruota in avanti esponendo il motore a 6 cilindri per la manutenzione.
Verdetto
Questo set introduce una nuova funzionalità alimentata Pneumatic System V2 alla gamma Technic. Consentirà la costruzione di MOCS complesse con funzioni che erano altrimenti difficili da riprodurre meccanicamente. Spero che questa serie porterà il rilascio di più serie nel 2016 con funzioni pneumatiche.
Il set è in vendita nel Regno Unito allo stesso prezzo di 42030 – Ruspa Volvo L350F Telecomandata dello scorso anno, ma in Europa e negli Stati Uniti questo set è più conveniente rispetto a quello dello scorso anno.
Ecco un interessante confronto tra i prezzi raccomandati per i set di punta Technic degli ultimi tre anni:
Il prossimo UCS (Ultimate Collector’s Series) del tema LEGO® Star Wars recentemente annunciato è stata una delusione a tantissimi livelli (cogliete la citazione…?) per molti fan, me compreso. Una raccolta di set minori più che una maestosa opera di progettazione, il set 75098 LEGO Star Wars UCS Assault on Hoth vedrà la luce a maggio e per quanto mi riguarda rimarrà sugli scaffali.
Per dare una lezione di stile, il talentuoso Markus19840420 ci ricorda cosa vuol dire creare delle opere da collezione fulminando i progettisti LEGO e i fan di Star Wars con questa fantastica rappresentazione della Echo Base, tratta da Star Wars – L’Impero Colpisce Ancora.
L’opera è dettagliatissima, dall’ambientazione con caverne ghiacciate alla rappresentazione delle forze ribelli. Troviamo piloti, droidi e una nutrita schiera di veicoli X-Wing e Snowspeeder.
Gli altri lavori di Markus19840420 sono disponibili su Flickr.
LEGO ha annunciato quali sono i progetti tratti dalla Seconda Fase di Verifica che diventeranno set ufficiali LEGO® Ideas. Questa volta sono stati scelti ben due modelli, che ora verranno riprogettati per essere distribuiti nei negozi.
Caterham Super Seven
Il primo progetto è un particolarissimo modello di auto da corsa britannica, il Caterham Super Seven di Carl Greatrix.
Brick-Built Adventure Time Figures
Il secondo progetto scelto per diventare un set LEGO® Ideas Ufficiale è Brick-Built Adventure Time Figures di aBetterMonkey. I personaggi sono tratti dalla serie animata Adventure Time trasmessa su Cartoon Network.
LEGO Ideas ha inoltre annunciato che il progetto Star Citizen F7A Hornet, valutato per due fasi di verifica, non sarà più preso in considerazione.
La prossima fase di revisione, la terza, è imminente: vedremo i risultati per questa primavera.
Gli Arvo Brothers sono gli autori di questo dettagliatissimo modello LEGO® del famoso xenomorfo Alien, antagonista (o protagonista?) dell’ononima saga cinematografica di Ridley Scott. Le istruzioni sono disponibili nel loro libroAlien Project.
Il libro tratta i “dietro le quinte” di questa suggestiva costruzione, con consigli e approfondimenti su come arrivare a progettare modelli di questo livello.
Davvero incredibile! Ne vorreste uno sulla scrivania o… sul comodino, in modo che vi dia il buongiorno?
Grazie gli amici di Stay Nerd per la notizia e Sarah Sunflower Pardini per la segnalazione.
Presso il LEGOLAND Windsor Resort è stato installato uno dei più grandi modelli LEGO® Star Wars del mondo: una mastodontica Morte Nera composta da 500.000 mattoncini!
Uno dei più impressionanti e più grandi modelli LEGO® Star Wars mai creato – una riproduzione LEGO® Star Wars da 500.000 mattoncini della super arma finale dell’Impero, la Morte Nera – è stato installato presso il LEGOLAND Windsor Resort. L’operazione ha richiesto tre giorni: una volta solevata accuratamente la massiccia creazione larga 2,4 metri e alta 3, sono stati posizionati mattoncini e gli scenari definitivi. Il modello perfettamente sferico, pesante 860 kg, ha coinvolto 15 modellisti per tre mesi e sarà il pezzo forte di una nuova epica zona al LEGO Star Wars Miniland Model Display, quando verrà aperto il Resort l’11 marzo.
La drammatica scena, che rappresenta l’attacco ribelle alla stazione spaziale visto in Star Wars: Episodio IV – Una Nuova Speranza, dispone anche di 16 Navi Ribelle e una serie di scene animate del film, tra cui la famosa scena del compattatore di rifiuti e il duello con la spada Laser tra Obi Wan Kenobi e Darth Vader. Gli ospiti saranno in grado di innescare effetti speciali e dare vita alla scene con suoni ed effetti di luce.
La nuova area comprende in totale 651.086 mattoncini e sarà il finale emozionante del Miniland Model Display da 1,5 milioni di mattoni LEGO Star Wars che darà vita ad iconiche scene di Star Wars, dal Millennium Falcon che sorge dal pianeta desertico Tatooine (con la band della Cantina che suona), all’Imperial AT-AT sul pianeta ghiacciato Hoth e gli Ewoks nella loro casa boscosa di Endor.
Era momento come un altro, in cui davo un’occhiata a Facebook scorrendo tra i post che sfilavano veloci in un turbinio di immagini e colori. Cercavo qualcosa di interessante da pubblicare su Mattonito, magari una notizia o una MOC degna di nota.
Il post che riuscì ad attirare la mia attenzione, però, fu molto più che qualcosa da condividere con voi: fu una scoperta emozionante, una meraviglia di colori, un’architettura straordinariamente riprodotta con dei “semplici” mattoncini LEGO®.
Avevo appena incontrato l’incredibile MOC LEGO® “Baita e Montagna” di Angelo Favretti che, con toccante umiltà, pubblicava quasi in sordina su Facebook questo capolavoro, condividendola con i suoi amici e conoscenti e ottenedo ovviamente commenti entusiasti.
Non ebbi alcun dubbio: dovevo far conoscere a tutti voi questa opera d’arte.
Come saprete, nella rubrica Talenti LEGO tengo a dare risalto ad opere nostrane: ho subito contattato Angelo che, confermando la mia impressione iniziale, si è prestato con estrema gentilezza e disponibilità per una breve intervista dove ci racconta la nascita e i dettagli dietro la sua incredibile costruzione… oltre ovviamente a regalarci scatti evocativi della sua Baita da sogno, costruita con 13.500 mattoncini e pesante 12 Kg, alcuni visibili durante l’intervista. Se siete impazienti potete ammirare tutte le foto nella galleria in coda all’intervista.
Si parte!
1. Due parole su chi sei e di cosa di occupi.
Mi chiamo Angelo, ho 46 anni e lavoro da 25 anni come insegnante di informatica/comunicazione e formatore aziendale (anche se prevedo un cambiamento lavorativo non troppo lontano nel tempo).
2. Com’è nata l’idea che ha dato vita alla tua MOC?
L’idea di questa MOC è nata in modo assolutamente inaspettato, in seguito alla frequentazione di alcune esposizioni nelle quali io e mia moglie siamo rimasti sorpresi nell’ammirare la meraviglia artistica e creativa di appassionati LEGO. “Ma guarda questo… ma guarda quegli alberi… ma guarda quell’hangar della Morte Nera…” erano tipiche frasi che pronunciavamo ad occhi spalancati, come tanti altri astanti. Avevamo già visitato diverse volte il parco Legoland ma non pensavamo che, al di fuori degli artisti LEGO ufficiali, ci fosse un mondo così popolato e ben fornito di idee, mattoncini e, soprattutto, un mondo senza il timore del giudizio di tante persone che non condividono questa passione.
Purtroppo, il giudizio degli altri mi ha sempre fortemente limitato ma, fortunatamente, conoscere questa comunità (gli AFOL) mi e ci ha dato la forza per “uscire dal nostro guscio” o, comunque, per auto-considerarci meno “fanatici” e più “appassionati” (non voglio offendere nessuno, ma il concetto di “fanatico” di cui parlo è quello con accezione negativa che deriva da chi critica con senso di presunta superiorità le passioni che non condivide). Così, per gioco, ho recentemente ripreso ad utilizzare l’LDD (già l’avevo usato in passato ma per brevissimi progetti davvero appena abbozzati), tentando di rappresentare alcune parti di idee che avevo in mente da molto, molto tempo.
Nel settembre del 2015, dopo aver giocherellato con la creazione di una prima bozza di “casa con giardino” ho detto a mia moglie: “e se provassi a fare una baita??” Il nostro amore per la montagna di certo è stato una spinta, assieme alle meraviglie “in tema” viste alle esposizioni. Così ho iniziato a lavorarci su, un po’ per gioco, con pochissima idea sul risultato finale atteso e, soprattutto, senza alcuna velleità di vedere davvero quel progetto realizzarsi.
3. Descrivici in dettaglio la tua creazione
Nel dettaglio, attualmente la MOC è composta da 8 moduli:
Montagna (nella quale è presente una grotta “popolata” e celata da una ragnatela; la montagna comprende una “maniglia” interna per il trasporto);
Cantina inserita nel corpo montagna e connessa sia alla grotta da una botola che alla superficie/giardino della montagna, tramite corridoio interno in pietra e scala esterna;
Ponte turistico, agganciabile lateralmente;
Ponte di servizio, agganciabile posteriormente;
Basamento del giardino con piano terra della baita (il piano terra comprende una legnaia coperta ed esterna, un disimpegno all’ingresso, un salotto con caminetto, tende alle finestre, la scala per raggiungere il primo piano e la porta di servizio per accedere alla legnaia senza dover uscire all’esterno);
Primo piano baita (esso comprende la cucina, l’ingresso a pavimento della scala inferiore, la scala per il piano successivo, un salottino, finestre con tende, un termosifone ed una doppia porta per l’accesso al balcone esterno decorato a fiori, che circonda tutto il piano interrompendosi solo in prossimità della canna fumaria);
Secondo piano/sottotetto baita (che comprende l’accesso a pavimento della scala, la camera da letto con armadio, comodino a parete ed abat-jour, ed il bagno con lavandino, abat-jour, WC, due mobiletti con flaconi vari ed asciugamani riposti, termosifone ed angolo doccia allestito con il “nécessaire”);
Tetto baita (esso completa la copertura dello stabile, riportando la canna fumaria ed il camino finale, alcune travi di sostegno esterne, uno stemma frontale con stendardi, un’antenna standard ed una parabola satellitare).
Inizialmente, l’LDD (n.d.r. LEGO Digital Desginer) mi dava un totale di circa 13.500 mattoncini; dopo aver “alleggerito” la montagna, inutilmente irrobustita nel progetto ed aver però inserito la cantina, apportando una serie di altre modifiche, il totale dei mattoncini è rimasto invariato: approssimativamente 13.500.
Il progetto digitale è iniziato l’11 settembre 2015 ed è terminato dopo circa due settimane. I mattoncini provengono sia dal sito ufficiale LEGO che dal sito BrickLink e sono stati ordinati nel corso dei mesi, da ottobre a gennaio, in base all’avanzamento dei lavori ed alle decisioni prese di volta in volta. Ne io ne mia moglie abbiano tenuto conto della spesa oltre un certo limite perchè, soprattutto da parte sua, c’era il desiderio vedere questa nostra creazione terminata. Il peso totale approssimativo è di poco inferiore ai 12 Kg.
4. Lo scenario è cresciuto con il tempo o avevi già in mente di inserire tutti quegli elementi?
In realtà, all’inizio pensavo solo ad una baita, peraltro grande la metà di com’è ora. Ma, al crescere del progetto digitale, mi sono venute idee che ho voluto inserire e, tra l’aumentare dei piani ed i primi tentativi di costruire un po’ di vegetazione con qualche particolare che avevo in mente, mi è nata la curiosità di provare ad aggiungere una montagna, benchè senza la minima idea di come l’avrei potuta costruire, rendere solida, trasportare ed integrare con le altre parti.
Appena abbozzata la montagna ho pensato a come connetterla con altre creazioni (nonchè a come consentire alle minifigure di non vivere isolate nella loro baita 😉 ) ed ho pensato ad aggiungere un paio di ponti, uno “turistico”, ideale per i pedoni ed uno “di servizio”, per i mezzi meccanici, in particolar modo per gli operatori ecologici che dovranno consentire lo svuotamento del cassonetto posteriore.
L’idea della grotta mi è venuta contestualmente alla montagna e, nello stesso momento, ho progettato l’ansa di un fiume che, purtroppo, non è ancora stato realizzato.
A questo punto, mia moglie non vedeva l’ora di poterla toccare… in quanto a me… è stato come “invitare un’oca a bere”!!! Hehehe… non aspettavo altro: ho iniziato a cercare i mattoncini sul web, procurandomeli a poco a poco per tenere sotto controllo le spese e per realizzare gli elementi senza mescolare troppe parti (piani della baita, sezioni della montagna, ecc.).
L’ultima modifica, nata durante la costruzione della montagna, è relativa alla cantina: un’idea maturata assieme a mia sorella che mi ha consentito di aumentare l’altezza della montagna stessa per inserirvi un piano interrato e connettere questo con la grotta (tramite una sorta di “botola di fuga”) e con il giardino esterno, tramite una scala mai prevista nel progetto digitale.
5. Hai altri progetti in cantiere?
A dire il vero si, anche perchè, per mia sfortuna, non sono mai soddisfatto fino in fondo di un traguardo raggiunto e sento di doverlo sempre migliorare o di dovergli “dare una continuità”: questa stessa MOC ha già parti aggiuntive che sto realizzando, per consentirne l’integrazione con altre costruzioni (strada che discende al livello di appoggio, ponte turistico da connettere ad un’altra montagna che possa anch’essa discendere fino alla base, ansa del fiume, vegetazione più completa, ecc.).
Inoltre, ho diverse idee e desideri relativi sia al mondo “City/Creator” che, soprattutto, all’universo Star Wars, di cui sono appassionato a “livelli insani”. XD
Il problema più importante è di carattere economico, dal momento che la crisi si sente pesantemente nel mio lavoro e che l’euforia va pertanto tenuta a bada… 😉
6. Quali sono i tuoi temi o i tuoi set preferiti?
Come ti accennavo poco fa, adoro i temi Creator, Star Wars ed apprezzo molto anche la fantasia dei designers per le realizzazioni del tema Architecture.
Negli anni, per mia fortuna, anche mia moglie Gioia si è via via appassionata ed ha maturato un proprio interesse soprattutto per i temi Creator ed Architecture, tanto da “collezionare” il necessario per popolare casa nostra con un diorama personale di circa 20 mq (in parte sfruttato anche da mia nipote per la realizzazione di un brevissimo ed umilissimo filmato in stop-motion).
Tuttavia, pur adorando le MOC in genere ed i sets che permettono alla fantasia di calarsi in un mondo LEGO (come ad esempio i modulari Creator), io resto emotivamente più legato al tema Star Wars, del quale ho iniziato molti anni fa a collezionare i sets UCS e per il quale, per necessità di spazio, ho purtroppo dovuto rinunciare alla maggior parte dei miei vecchi sets Star Wars non UCS. Questi ultimi, a dire il vero non li colleziono tutti, perchè, più che un collezionista, mi ritengo un appassionato di certe forme, di certe strutture e di certe ambientazioni; mi rendo conto che questo comportamento non possa essere considerato “collezionismo” ma, effettivamente, non cerco di realizzare una “collezione completa”, bensì una “completezza di ciò che adoro”, anche se questo è solo una parte della sterminata possibilità realizzativa consentita dai LEGO o, comunque, una parte dei sets ufficiali.
E’ vero: “LEGO” significa un mondo vasto e ci sono altri temi per i quali avrei interesse, come ad esempio le possibilità meccaniche e cinetiche offerte dal tema Technic o dal Mindstorms che, tra l’altro, ho avuto la fortuna di utilizzare per la mia tesi di laurea del 2012, in merito all’uso della programmazione robotica applicata alla didattica… 6 mesi di pura passione di gioco/studio/lavoro che mi hanno consentito di dare continuità ai progetti che già avevo iniziato nelle classi quarte e quinte superiori quando proponevo ai ragazzi la modellazione 3D basata su mattoncini LEGO, o l’uso del LEGO nel Problem Solving.
Ovviamente, la penuria di fondi economici e di spazio, impone scelte precise e decise, quindi… W Star Wars Hehehe!!
7. Dove possiamo venire ad ammirare la tua MOC prossimamente?
Questa MOC sarà esposta alla mostra “Ferrara – Una città a mattoncini” che si terrà nei giorni 2 e 3 aprile al Palazzo della Racchetta, a Ferrara. Inoltre, io e mia moglie abbiamo avuto l’onore di essere invitati alla mostra presso “Expo Mattoncino 2” che si terrà allo Stadio Olimpico di Pinerolo nelle giornate del 21 e 22 maggio.
Per ora non sono previste altre uscite ma, vincendo la mia naturale timidezza ed organizzandomi meglio, mi piacerebbe davvero poter partecipare attivamente alle attività di questo mondo di cui mi sento una parte moooolto piccola.
8. Vuoi aggiungere qualcosa?
Non posso che terminare con un ringraziamento a te, per avermi dato questa possibilità di esprimermi; ringrazio mia moglie, Gioia, per la sopportazione di una casa perennemente ridotta a “cantiere LEGO-operativo” e per la vicinanza e la passione che condivide con me.
Ringrazio i miei genitori per avermi fatto conoscere, 41 anni fa, quella meraviglia che è il LEGO e per avermi sostenuto in questi anni.
E ringrazio tutte le persone che ci hanno invitato alle esposizioni e che ci hanno aiutato, anche moralmente, soprattutto negli ultimi mesi, ad avere il coraggio di esporre la nostra passione, di condividere le nostre idee e di trasmettere il nostro entusiasmo.
Conclusione
E’ stato un onore offrire uno spazio all’opera di Angelo che, spero, vi emozionerà come è stato per me.
Ringrazio Angelo per il suo tempo e vi invito a commentare questa meraviglia nello spazio in fondo all’articolo. Ora godiamoci le foto, alla prossima!
La DK ha annunciato finalmente il nuovo libro LEGO DC Comics Character Encyclopedia, che conterrà la minifigura escusiva di Batman in versione Pirata. La minifigura rappresenta lo stesso Batman presente nel nuovo film Justice League: Cosmic Clash.
E’ già posssibile effettuare il pre-ordine su Amazon per ricevere il libro la cui data i rilascio è fissata per il 1° Aprile.
Sul blog LEGO Ideas sono state pubblicate le prime immagini ufficiali del nuovo set LEGO Ideas Maze (21305), previsto per il 1° Aprile e composto da 769 pezzi ad un prezzo di $69.99.
Il set comprende due labirinti, quello standard rappresentato sulla scatola e uno più colorato a tema medievale.
Rieccoci insieme con la rubrica Talenti LEGO, in cui ospitiamo talentuosi artisti italiani che hanno a che fare in un modo o nell’altro con il mondo dei mattoncini LEGO®.
Gli appassionati delle minifigure LEGO® conoscono bene le infinite espressioni che possono assumere i personaggi, grazie soprattutto ai grandi passi avanti che ha fatto la stampa dei volti negli ultimi anni: inizialmente limitata a due puntini per gli occhi e ad un archetto per la bocca sorridente, ora comprende espressioni, rughe, dettagli come denti e cicatrici… insomma, ai piccoli omini manca solo la parola… o forse no, grazie a Daniele!
Gli scatti che ci offre Daniele Radici, l’ospite di oggi, sembrano dare vita alle minifigure LEGO®! Immortalate in situazioni divertenti tanto quanto realistiche, sembrano parlare, ridere, stupirsi con un realismo davvero sorprendente!
Possiamo trovare la produzione di Daniele su LegoMoments, sia su Facebook che su Instagram, dove vi assicuro che troverete di che divertirvi.
Ora, vediamo qualche scatto e conosciamolo meglio!
Due parole su chi sei e di cosa ti occupi.
Ciao a tutti, sono Daniele! Sono socio di una giovane realtà che si occupa di consulenza e in particolare lavoro su temi strettamente legati all’innovazione. Mi piace raccontare che in questi ultimi tempi sono riuscito a coniugare la passione per i LEGO anche con il lavoro, utilizzando bricks e minifigure per stimolare innovazione e creatività nelle aziende. Oggi non parliamo di lavoro ma di passioni, quindi tolgo il cappello del consulente e metto quello del creativo e collezionista LEGO®!
Cosa rappresenta per te LegoMoments?
E’ un gioco bellissimo, è uno spazio dove mi perdo per ore fotografando e immaginando situazioni (spesso ironiche) in cui si possono trovare le mie minifigure LEGO®.
LegoMoments è un mio modo di comunicare allegria e lasciare un piccolo sorriso a chi vede le mie immagini; la vita di tutti i giorni è spesso complicata e frenetica… sapere di far sorridere qualcuno mi fa stare bene.
Da quanto tempo fotografi minifigure LEGO®?
Credo sia più di un anno; onestamente non sono stato così bravo da tenerne traccia. E’ iniziato per caso, dopo aver ritrovato in un vecchio scatolone alcune minifigure di quando ero bambino… da lì il ritorno alla passione dei LEGO.
Ti piace solo la parte “fotografica” o sei un collezionista?
Ecco, mi hai beccato!
Inizio con lo svelare un piccolo “segreto”… non so nemmeno quante minifigure ho a casa!
Sicuramente il tema che preferisco è Star Wars (ricordo ancora la prima minifigure di Chewebacca, acquistata da un appassionato di Milano, divenuto ora un amico): di questa serie, come si nota nelle mie foto, sono particolarmente affezionato agli Stormtrooper.
Oltre a Star Wars, mi piace spaziare tra le collezioni di Super Heroes (Marvel e non) come Batman, Spiderman, Iron Man, oltre che le varie serie “collezionabili” proposte da LEGO® negli ultimi anni.
Da dove prendi spunto per realizzare le tue foto?
Non c’è una regola… a volte rimango anche un paio di settimane senza realizzare uno scatto. Tendenzialmente le faccio a casa, con un fondo neutro per dare enfasi alle minifigure ed al concetto che voglio trasmettere.
A volte invece le foto sono ambientate… e la risposta è sì, spesso vado in giro con minifigure e accessori! Un vero e proprio “kit” che preparo, il più delle volte, in vista di un viaggio. Vai al mare? Come fai a non portare una barca e dei giubbotti di salvataggio…
Una delle scene più belle è stata in un parco, lo scorso anno. Credo di essere rimasto quasi un’ora a preparare una foto, spezzando rametti e cercando di mettere tutto in un equilibrio fotografico… e la difficoltà più grossa è stata dare spiegazione ai vari bambini che passavano di lì e non capivano perché le mie minifigure fossero ferme immobili e io non ci giocassi!
Cosa più ti piace di questa “avventura”?
La soddisfazione più bella è vedere che ci sono persone che mi seguono non solo dall’Italia e sapere che c’è qualcuno che sorride grazie alle mie fotografie anche dall’altra parte del Mondo mi da davvero grande stimolo. Il potere della condivisione sui canali social mi ha aperto a diverse centinaia di persone fuori dal nostro Paese, arrivando fino in Giappone e Austrialia, per esempio!
Oltre a questo, c’è una cosa che mi dicono in molti e cioè che dalle mie foto si riesce a percepire una “situazione”, nonostante il più delle volte le minifigure abbiano un’espressione statica (addirittura “standard” se pensiamo alle vecchie minifigure anni ’80) o addirittura indossino dei caschi come gli Stormtrooper… la mia sfida è anche lì: cercare di far parlare queste minifigure, senza l’uso della parola e, al più, dando un titolo particolare all’immagine che ho creato e catturato.
Come realizzi le tue foto?
Ho solo due regole: zero ritocco su computer (solo gli effetti di Instagram) e utilizzo del mio solo iPhone per la realizzazione degli scatti; a dire il vero, da appassionato di fotografia, ho anche una Canon reflex… ma quella la uso per ritratti e altre fotografie. Desidero che siano foto “alla portata di tutti”, che si capisca che sono foto amatoriali dal punto di vista della tecnologia, anche per eventualmente stimolare altre persone a seguire questa simpatica passione e divertire gli altri con una semplice immagine.
Cosa sarà LegoMoments “domani”?
Sicuramente sarà ancora un “luogo” dove darò libero sfogo alla mia creatività e, soprattutto per la gioia della mia fidanzata, sarà la sana scusa con la quale continuerò ad arricchire la mia collezione di minifigure (e di set Star Wars)! Sicuramente mi piacerebbe non perdere mai lo stimolo e, a dire il vero, vorrei trovare un modo di coinvolgere maggiormente le persone che mi seguono da tutto il mondo.
Ad oggi, una piccola azienda mi ha chiesto di realizzare una linea di cover per smartphone e alcune piccole realtà mi chiedono di fare foto ad-hoc per la loro campagna di comunicazione… ma per ora voglio che rimanga solo un bel gioco, divertente e naturale.
Il vero sogno nel cassetto, diciamolo, è ricevere una chiamata direttamente da LEGO® per poter fare qualcosa con loro; si sa, sognare non costa nulla… come fare una foto che possa divertire qualcuno.
Conclusione
Come abbiamo già visto con Alessio Billi, non serve un’attrezzatura ipertecnologica e ipercostosa per coltivare la propria passione. Un tocco di inventiva e tanta voglia di divertire e divertirsi creano l’alchimia giusta per ogni scatto che Daniele ci regala!
Ringrazio Daniele Radici per il tempo che ci ha dedicato e vi invito a seguire LegoMoments sia su Facebook che su Instagram.